Il costo totale dell'operazione rischia di superare i 56 mila euro
PESCARA. L'Alfa Romeo 166, anno 2002, 98 mila chilometri percorsi, ha finito la sua missione di ammiraglia. La Gtm ha deciso di cambiare l'auto blu per i suoi vertici aziendali: il presidente Michele Russo vuole un'«Audi A6, tremila, motore v6, 240 cavalli, con interni in pelle».
Il bando per la «fornitura di un'autovettura aziendale» - così il disciplinare di gara definisce l'Audi A6 - elenca i dettagli richiesti: l'ammiraglia «nuova di fabbrica» che la Gtm si appresta a comprare deve essere alimentata «a gasolio», dotata del «filtro antiparticolato», va bene soltanto se è di «colore grigio scuro metalizzato», il «climatizzatore» è indispensabile.
A bordo dell'auto blu, tra le «caratteristiche» tecniche ritenute necessarie, ci sono gli «interni in pelle, sistema di navigazione satellitare, cambio manuale». Eccesso di lusso, per i sindacati.
La Gtm - società per azioni della Regione Abruzzo con capitale di 2 milioni e 200 mila euro - vuole un'auto adeguata allo status dei dirigenti, sicura, in grado di sopportare i chilometri tra Pescara e Roma, meta per la ricerca dei finanziamenti. Ma soltanto Enzo Cantagallo, da sindaco di Montesilvano con il 69,5 per cento dei voti, aveva scelto un'ammiraglia più equipaggiata, con un leasing da 1.240 euro al mese: un'Audi A6, 3,2 di cilindrata, a benzina e in grado di sfiorare i 270 chilometri orari. Così Cantagallo aveva superato Luciano D'Alfonso: anche l'ex sindaco di Pescara aveva comprato un'Audi A6 ma si era fermato a un motore tremila e turbo diesel. La stessa auto blu ereditata dal successore di D'Alfonso, Luigi Albore Mascia.
Mentre a Montesilvano l'autobus si aspetta ancora con l'ombrello in mano perché da quattro anni non c'è traccia delle pensiline, la Gtm ha urgenza di cambiare l'auto blu: il bando, pubblicato il 31 marzo 2010, scade il 19 aprile e l'Audi A6 va consegnata «entro 100 giorni dall'ordine o nel minor tempo proposto». Secondo la Gtm, l'importo stimato «è di circa 56 mila euro» - una cifra di ordinaria amministrazione per la mole di affari dell'azienda - ma il bando sottolinea anche che «il valore economico è puramente indicativo». Del resto, pagare l'Audi A6 da 240 cavalli non appare un problema di soldi per la Gtm che macina 400 mila euro di utili all'anno: niente rate, dice il bando. «Dopo la consegna e il ritiro dell'usato, il pagamento», precisa il bando, «sarà effettuato a 60 giorni con bonifico bancario».
La condizione essenziale per concludere l'affare, è il ritiro dell'usato e cioè l'Alfa Romeo 166, anno 2002, 2,4 di cilidrata, 98 mila chilometri. Si tratta dell'auto blu che ha trasportato tre generazioni di presidenti della Gtm: Ricardo Chiavaroli, Donato Renzetti e Michele Russo. «L'offerente», spiega il bando, «si dovrà impegnare all'acquisto e al ritiro di un'auto aziendale usata». Un'auto che, secondo Russo, «ha fatto il suo tempo»: «È uscita anche fuori produzione», dice.
«La fornitura sarà aggiudicata anche in presenza di una sola offerta», dice il bando firmato dal direttore generale Gtm Emanuele Panunzio.
Ma l'acquisto dell'auto blu al posto dell'Alfa Romeo 166 provoca il malumore dei sindacati già in contrasto con la dirigenza della Gtm: la vertenza su «precaria sicurezza degli autisti», presunte «irregolarità formali e sostanziali nei concorsi banditi» e concessione «ingiustificata di somme cospicue di denaro pubblico» arriverà sul tavolo del prefetto Paolo Orrei.
Il Presidente «Acquisto obbligato»
PESCARA. «La Gtm realizza 400 mila euro di utili all'anno, è normale acquistare un'Audi A6, al posto di un'auto vecchia di otto anni, per viaggiare sereni». Ai malumori dei sindacati, il presidente Gtm Michele Russo risponde con i fatti: «Sono stati trovati 20 milioni di euro per il secondo lotto della filovia, il progetto per creare parcheggi all'ex Fea è pronto, entro il 2010 arriveranno trenta nuovi bus a metano e con aria condizionata. Questi sono i temi centrali altro che un'auto», osserva Russo, «e poi l'Alfa 166 ha percorso migliaia di chilometri, è un mezzo fuori produzione e tenerla è antieconomico. Mi meraviglio che questa spesa non sia stata fatta prima».