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Pescara, 22/11/2024
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Data: 16/07/2010
Testata giornalistica: Clickmobility
La Cgil contro i tagli ai trasporti - La fermata è soppressa ... per sempre: Cgil e Filt Abruzzo organizzano una giornata di mobilitazione contro tagli della manovra. Chiodi: «Dal 2011 pesanti riduzioni»

Cgil e Filt Abruzzo si mobilitano contro i tagli ai trasporti.
Domani saranno allestiti numerosi gazebo nelle principali stazioni ferroviarie e terminal autobus per denunciare, attraverso la distribuzione di materiale informativo, il pericolo di smantellamento del trasporto pubblico su gomma e del servizio ferroviario regionale, causato dai tagli del governo.

In Abruzzo i tagli corrispondono al 40% delle risorse oggi disponibili per il settore che significheranno, secondo i sindacati: tagli di servizi, aumento di tariffe e perdita di posti di lavoro con conseguenti ricadute sul piano ambientale nelle aree urbane dovuto all'incremento dell'uso dei mezzi privati indotto dal depotenziamento del servizio pubblico.

«E' una manovra economica ingiusta ed iniqua che impone sacrifici solo alla parte più debole della società, senza chiedere nulla agli alti redditi e ai grandi patrimoni - spiegano i sindacati -.
Nel settore dei trasporti pubblici il taglio di 3,5 miliardi di euro, a livello nazionale, avrà effetti devastanti sia per i servizi su gomma che per quelli ferroviari a carattere regionale.
In Abruzzo le risorse oggi disponibili per questo settore, 146 milioni di euro, saranno ridotte di 54 milioni per il 2011 e 60,7 milioni per il 2012, cioè, di circa il 40%.
Le conseguenze immediate prevedibili: meno servizi, nessun investimento in nuovi mezzi, aumento sostanziale del prezzo del biglietto».

«Dal 2011, rimanendo così la situazione, le Regioni non saranno più in grado di assicurare alcuni importanti servizi come il trasporto pubblico, sul quale dovremmo fare delle pesanti riduzioni - ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi -».

In fatto di numeri Cgil e Filt Abruzzo propongono una tabella dettagliata:

- Le risorse impegnate per il trasporto ferroviario regionale, oggi regolato da un contratto di servizio, tra la Regione e Trenitalia, passeranno da 57,3 milioni a 18,54 con prevedibili conseguenze negative su: numero delle corse e qualità dei servizi, già oggi fortemente carenti.
- Tutto ciò comporterà una significativa riduzione della occupazione nel settore trasporti, aggravata anche dal blocco del turn-over previsto nella manovra del Governo che riguarderà, tra gli altri enti, FS, ANAS, le Aziende Pubbliche del Trasporto Locale e le diverse Concessionarie Autostradali.
- La diminuzione delle risorse inciderà negativamente sul processo di riforma del Trasporto Pubblico Locale con due possibili scenari: gare con minori servizi o, in alternativa, la svendita ai privati delle aziende pubbliche del settore.
- Va inoltre considerato che, il depotenziamento del servizio pubblico e degli investimenti nella mobilità collettiva, determinerà un insostenibile impatto in termini di maggiore inquinamento atmosferico soprattutto nelle aree urbane a causa del conseguente aumento del traffico di auto private.
- Ma sarà più oneroso viaggiare anche con i mezzi privati. La manovra economica del Governo introduce, oltre all'aumento dei pedaggi autostradali, una nuova tassa che in Abruzzo si pagherà per percorrere l'asse attrezzato Chieti - Pescara con pesanti aggravi di costi per i pendolari verso Roma e verso Pescara.

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