A denunciare l'ennesimo assalto alla "diligenza" è la Filt Cgil. In tutto i treni che l'azienda Ferrovia dello Stato intende sopprimere sono ben 12: sei treni sulla linea Sulmona-L'Aquila e altrettanti sulla tratta che comprende Avezzano e Roccasecca. Il netto taglio, almeno a sentire l'organizzazione sindacale, avverrà già dal prossimo 26 settembre. «L'operazione - ha scitto in una nota il segretario provinciale Filt-Cgil L'Aquila, Domenico Fontana - comporterà oltre le ricadute sul servizio già carente, anche ricadute occupazionali per i lavoratori del settore, tra il personale viaggiante, i tecnici manutentori ed il personale degli appalti ferroviari». L'operazione di eliminazione, sempre a detta di Fontana, è in contrasto «rispetto alle più volte pubblicizzate determinazioni di legge che assegnano 100 milioni di euro all'ente Ferrovie dello Stato da investire sulla linea Sulmona L'Aquila, e sulla Sulmona Roma. Di tali risorse nulla è dato sapere, nè se le stesse siano ancora disponibili nè se l'ente Fs abbia predisposto progetti spendibili. Al tempo stesso però vengono tagliati servizi ed occupazione». Da qui la richiesta del sindacalista: un immediato interessamento al problema da parte delle istituzione e un tavolo di confronto con le Ferrovie per capire i progetti della società. Già, perché alla luce di questa situazione, i collegamenti sulla direttrice Sulmona Avezzano Roma, laddove fosse possibile, risultano maggiormente ridotti nonostante l'importante ruolo che il sistema ferroviario riveste per il territorio. Area, quella dell'Abruzzo interno che, se non si intereverrà per tempo, rischia un maggiore isolamento.