LANCIANO. Parlano di «situazione sempre più compromessa». Cisl, Uil e Ugl della Ferrovia Adriatico Sangritana chiedono la convocazione di un tavolo di conciliazione ai vertici dell'azienda perché «si percepisce una stasi che sta indirizzando la società verso la paralisi».
In una nota indirizzata ai vertici amministrativi della società e all'assessorre regionale ai trasporti, Giandonato Morra, Fit-Cils, Uil-Trasporti e Ugl-Trasporti sottolineano come «la situazione si vada aggravando e la sola abnegazione del presidente, disgiunta da concrete azioni di gestione, non consente ai sindacati di restare inermi rispetto ai problemi aziendali e, soprattutto, alla luce dell'evidente disinteresse e distrazione della dirigenza».
Inoltre «la gestione delle relazioni industriali da qualche mese si va sempre più caratterizzando per una vera e propria sopportazione di una presenza considerata scomoda dalla direzione generale che dimostra, nei fatti, di volersi confrontare con i sindacati solo per questioni insignificanti».
Sono una decina le segnalazioni che Cisl, Uil e Ugl fanno nella nota. «Gravissimo», è uno dei passaggi del documento dei tre sindacati, «è l'atteggiamento di indifferenza del management aziendale rispetto al taglio di risorse economiche, al riordino del sistema del trasporto pubblico locale e delle aziende regionali. Non è stata diramata alcuna informativa al personale e ai sindacati sull'acquisizione in azienda della Paolibus: ci chiediamo come la Sangritana stia gestendo le attività dei nuovi colleghi impiegati nell'agenzia della sede dell'Aquila. Non è stata erogata», continua la nota, «la quota restante del premio di risultato 2009 con la retribuzione di agosto, non è stato applicato l'accordo sulla reperibilità previsto per la prima decade di agosto, non è stata data applicazione all'organigramma né attuata la pianta organica. Le attività commerciali, come l'agenzia viaggi, noleggio e merci, non sono state oggetto di iniziative di riordino. L'emanazione di provvedimenti che stravolgono l'orario di lavoro del personale senza trattativa sindacale».