FRANCAVILLA. Tagli, orari sballati, annunci e marce indietro a Pescara, Francavilla e Penne. Cresce di pari passo il malumore dei lavoratori Gtm e dei passeggeri. Filt Cgil - Uiltrasporti: «tutto improvvisato».
Gli autisti sono stufi. Ormai quotidianamente devono sorbirsi le ire e le proteste dei viaggiatori esasperati da ritardi e disservizi e sostengono che a causa di «decisioni assunte da figure aziendali che ricoprono ruoli di responsabilità» si starebbe offuscando «l'immagine dell'azienda e dei circa 400 dipendenti che ne fanno parte».
Per Filt Cgil- Uiltrasporti i pesanti tagli delle risorse, imposti dal Governo al settore del trasporto pubblico locale, hanno interessato tutta l'Italia e non solo l'Abruzzo ma in regione sarebbero state «utilizzate asetticamente le forbici», tagliando corse e chilometri «senza l'adozione di quei criteri funzionali alle esigenze della collettività ovvero dell'utenza».
A PENNE
Con gli orari estivi, in vigore dal 16 giugno 2011 la Gtm aveva programmato la soppressione di importanti corse che garantiscono quotidianamente i collegamenti con la Brioni Roman Style (la più importante industria tessile del territorio).
Soltanto l'intervento del sindaco di Penne D'Alfonso, allarmato dalle denunce dei sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti, ha permesso di sovvertire le intenzioni aziendali favorendo l'immediato ripristino delle corse soppresse. Per fortuna, dunque, l'allarme è rientratro.
A FRANCAVILLA
«Sono passati 12 giorni dall'entrata in vigore degli orari estivi», denunciano i sindacati, «e ogni giorno assistiamo all'ennesima trovata aziendale in grado di stravolgere sistematicamente i servizi della linea 1 e della linea 2 trasformate da "linee portanti" a "linee colabrodo"». Per i dipendenti che protestano il programma di esercizio ideato dalla Gtm si sarebbe «accanito inspiegabilmente» e, in modo particolare, sul Comune di Francavilla «oggetto dei seguenti pesanti tagli annuali». E le sigle sindacali portano dati e numeri: alla Linea 2 sono stati tagliati 59.800 km (-26,40%), alla Linea 1 56.500 km (-16,30%). Al Servizio Urbano di Francavilla sforbiciata di 5.500 km (- 9,60%)
NIENTE CORSE AL FORO DI FRANCAVILLA, ANZI NO. ARRIVA IL BUS NAVETTA
I tagli hanno interessato soprattutto i collegamenti tra Francavilla Stazione e il Foro ed hanno provocato, soprattutto con l'avvio della stagione estiva, le inevitabile proteste dell'utenza, che non sarebbe stata nemmeno adeguatamente informata.
«Sono state sufficienti», spiegano i sindacati, «poche ore di caos e centinaie di proteste di viaggiatori inviperiti abbandonati inspiegabilmente alla stazione di Francavilla, per far tornare sui propri passi la Gtm che invece di fare la cosa più semplice, cioè quella di ripristinare le originarie corse dirette a Francavilla Foro, si è inventata il bus navetta, altro provvedimento tampone rivelatosi un vero e proprio fallimento e che ha comportato la reazione di un'utenza sempre più furiosa, costretta ad attese spasmodiche».
Un ulteriore passo indietro dell'azienda starebbe arrivando dopo le sollecitazioni del sindaco Luciani. Il risultato finale potrebbe quindi essere il ritorno alla corsa originaria e l'addio alla navetta.
SPOSTATO ANCHE IL CAPOLINEA DI PESCARA
Ma la necessità di tagliare i costi e rispettare i tempi ridotti di percorrenza, ha indotto la Gtm a spostare, anche in questo caso senza alcun preavviso all'utenza («ora si ristamperanno pure gli orari?», chiedono i dipendenti), il capolinea della Linea 1 dal Terminal Bus a Piazzale della Repubblica.
«Autisti e personale di controlleria non riescono a stare sinceramente al passo delle numerose improvvisazioni aziendali, alle disposizioni di servizio e alle tante disinformazioni», continuano i sindacati. «Naturalmente le ire legittime dei viaggiatori si ripercuotono sul personale di guida costretto a barcamenarsi tra ingiurie e insulti di ogni tipo».
Filt Cgil e Uiltrasporti in rappresentanza dei lavoratori chiedendo da subito incontri mirati con i rappresentanti delle amministrazioni comunali interessate al servizio di trasporto pubblico locale.
«E' ora che i Comuni, uscendo dal proprio atteggiamento di isolamento e indifferenza, intervengano direttamente sull'impresa di trasporto per pretendere un servizio efficiente e di qualità che è ben distante da quello attualmente offerto dalla Gtm».