TERAMO. Revocato lo sciopero provinciale indetto all'Arpa dalla Filt Cgil per il 28 febbraio. Una buona notizia, soprattutto per i passeggeri, che cozza con i disagi che hanno dovuto sopportare ieri mattina decine e decine di persone di sette autobus del servizio urbano.
L'INGORGO. Il nodo è il solito, in circonvallazione Ragura, davanti alla palazzina della Asl. Intorno alle 11,30 un autobus che proveniva nella corsia preferenziale ha incrociato un altro che procedeva verso piazza San Francesco. Fin qui nulla di strano, se non fosse che c'erano alcune auto parcheggiate, in divieto di sosta, che bloccavano il passaggio. I colpi di clacson non sono serviti a nulla. I minuti passavano e la fila di auto si allungava, in un senso di marcia e nell'altro. Alla fine un passeggero racconta di aver contato ben sette autobus coinvolti nel mega ingorgo, che è arrivato a coinvolgere anche piazza Garibaldi. Alla fine, dopo più di 20 minuti di paralisi, anche il proprietario dell'ultima auto, una Panda, l'ha spostata e l'ingorgo è svanito. I vigili urbani, sul posto, non si sono visti. Intanto, però, sono saltate alcune corse.
LO SCIOPERO. La Filt Cgil ha revocato ieri lo sciopero all'Arpa. «Dopo il passo indietro operato dell'azienda sulla copertura dei posti di capotecnico e magazziniere effettuati in modo arbitrario e in violazione di leggi e contratto», esordisce Aurelio Di Eugenio, segretario della Filt, «sono state finalmente rese note le risultanze dell'indagine amministrativa interna disposta dalla direzione generale dell'Arpa. Il risultato ha confermato, per la maggior parte, quanto denunciato dalla Filt Cgil di Teramo in materia di anomala gestione del personale e delle risorse economiche aziendali nonché, della gestione parziale dei provvedimenti disciplinari per i lavoratori dipendenti. Nello specifico e in estrema sintesi l'indagine ha confermato vizi procedurali in alcune attività aziendali, un utilizzo del personale, delle risorse economiche e delle dotazioni aziendali non sempre rispettoso delle norme e degli interessi dell'impresa». Il sindacato ha sollecitato la direzione generale ad assumere «ogni iniziativa atta ad impedire il ripetersi di tali comportamenti».