LANCIANO - «Faccio una proposta al segretario regionale della Filt-Cgil, Luigi Scaccialepre, che ci accusa di scialare con promozioni e assunzioni: venga a trovarci in azienda e gli mostreremo come siamo messi e cosa abbiamo fatto». Parte con un invito a verificare le cose sul campo, la replica del presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo, alla Filt-Cgil che aveva parlato di «sprechi in promozioni, mentre sui cittadini arrivano tasse e tagli di posti di lavoro e servizi». Con Di Nardo ci sono il direttore Benito Marcario, il vice Alfonso D'Alfonso e il consigliere Gabriele D'Angelo. «Abbiano solo proceduto - dice Di Nardo - ad una riorganizzazione del personale, con 35 assegnazione temporanee di mansioni per l'attuazione del piano triennale degli investimenti, di concerto con la Regione, azionista unico della Sangritana. Ma la Filt preferisce fare politica. Non a caso dimentica il programma di incentivo all'esodo che, con i pensionamenti naturali, hanno determinato un forte contenimento della spesa e che abbiamo 50 persone in meno in organico».
Aggiunge Di Nardo: «Noi dobbiamo attrezzarci: stiamo lavorando carri Trans Wagon, stiamo ricontrattualizzando attività manutentive per Trenitalia ed abbiamo rinunciato, almeno per ora, a commesse di un altro operatore europeo. Rischiamo di vanificare l'azione commerciale che ci ha visti riconoscere un ruolo strategico oltre che in Abruzzo, anche all'interno della piattaforma logistica delle Marche. Quelle che la Filt definisce 14 consulenze esterne, numero non veritiero, non sono altro che figure professionali esterne altamente specializzate, tra l'altro individuate dai precedenti Cda, di cui l'Azienda si avvale in ottemperanza della normativa vigente».