LANCIANO. La creazione di un polo manutentivo in Val di Sangro e di un centro di alta formazione a Palazzo degli Studi. La Sangritana guarda alla crescita dell'azienda, ora che è più vicina la società unica di trasporto. E sul caso delle 35 promozioni il presidente Pasquale Di Nardo replica alla Cgil: «Solo una riorganizzazione».
Mostra l'organigramma aziendale il presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo, nel presentare nuovi progetti di sviluppo per la società regionale e rispondere alle accuse mosse dalla Filt Cgil in relazione alla promozione di 35 dipendenti.
«Abbiamo fatto una riorganizzazione del personale che ha previsto avanzamenti di carriera approvati dalla Regione, per attuare il piano triennale degli investimenti e avviare nuove attività», spiega, «senza fare assunzioni. Anzi, anticipando i tagli nel settore del trasporto regionale, abbiamo attuato un programma di incentivo all'esodo di 16 dipendenti che, unitamente ai pensionamenti naturali, hanno determinato l'uscita di 32 lavoratori. Dati che La Filt-Cgil, strumentalmente, omette di rilevare. Infine non abbiamo 6 direttori, come sostiene il sindacato, ma solo due».
Conti alla mano la Sangritana oggi si trova con 50 addetti in meno rispetto al 2005, quando aveva 403 unità. E la mancanza di personale comporta la limitazione di importanti attività.
«In primis la manutenzione di carri ferroviari per altre società oltre a Trans Wagon e Trenitalia, che assicuriamo», sottolinea Di Nardo, «poi le attività di trasporto merci dall'Interporto di Jesi allo zuccherificio di Guglionesi e l'avvio, con treni prova, del trasporto di altri prodotti tra Marche e Puglia. C'è poi il turismo da promuovere», continua il presidente, «aprendo dopo 10 anni la tratta ferroviaria Sulmona- Carpinone e ripristinando il Treno della Valle».
Attività su ferro, che, per essere assicurate e implementate, richiedono macchinisti, capitreno, addetti all'officina. Da qui l'idea di creare un centro di alta formazione nei locali dell'ex liceo, e, vista la redditività della manutenzione sui carri ferroviari, aprire un polo manutentivo in Val di Sangro. Progetti da presentare ufficialmente in Regione e al Comune ma che, secondo Di Nardo, «possono essere fonte di sviluppo per un'azienda che vuole essere aperta, pronta al dialogo e al confronto. Quel dialogo da aprire anche con la Filt Cgil, magari con una visita del segretario del sindacato Luigi Scaccialepre nella nostra sede».