Se l'appuntamento di giugno è risultato infruttuoso il Ministero non si è dato per vinto ed è tornato a convocare le parti, i giorni scorsi, per procedere con una verifica della disponibilità delle stesse a riprendere il confronto dopo la pausa estiva.
"In tale occasione - fanno sapere le associazioni datoriali - confermata la perdurante situazione di tagli al settore e di mancanza di risorse aggiuntive capaci di sbloccare la trattativa sulla parte economica del contratto, non si è registrata nessuna evoluzione delle rispettive posizioni di parte, l'una, datoriale, disponibile a misurarsi solo su una ipotesi di rinnovo contrattuale che trovi nella parte normativa possibili soluzioni di autofinanziamento, l'altra, sindacale, indisponibile a ragionare di recuperi di produttività sul tavolo nazionale per rinviare tale elemento di scambio al solo livello aziendale".
Su pressante invito del Ministero e nell'intento di affrontare anche il nodo emergenziale determinato dai numerosi stati di crisi aziendale provocati dai tagli di risorse intervenuti a livello regionale, le parti hanno comunque ritenuto opportuno aggiornare il confronto a settembre con l'obiettivo di esplorare nuove possibili soluzioni atte a sbloccare la vertenza.
Il Ministero ha previsto che il tavolo di confronto con tutta probabilità sarà riconvocato giovedì 8 e venerdì 9 settembre.