Il barometro delle relazioni industriali tra le Ferrovie dello Stato e i sindacati non sembra migliorare: a fronte della minaccia di sciopero annunciato ieri dai sindacati, l'ad del gruppo, Mauro Moretti, risponde contestando ogni singola critica e ricordando che il settore e' liberalizzato e le Ferrovie non possono permettere che i propri concorrenti usufruiscano di trattamenti privilegiati da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
Incontrando i giornalisti a un convegno internazionale sulla security ferroviaria, Moretti ha ribadito che le concessioni fatte dai sindacati alla Ntv devono essere estese a tutti, perche' un settore liberalizzato deve avere regole uguali per tutti: un contratto unico di base anche se poi potra' essere affiancato da contratti integrativi aziendali come accade i tutti i settori economici. "Abbiamo detto ai sindacati che abbiamo concorrenti con un costo del lavoro orario inferiore al nostro del 40% e - ha sottolineato - vorremmo avere un trattamento simile. E questa richiesta non mi sembra certo una offesa: forse non hanno capito che nel settore ormai c'e' la concorrenza".
Commentando poi la posizione dei sindacati che non intendono riaprire le trattative sul contratto in assenza di una convocazione del Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti, Moretti ha affermato molto chiaramente: "E' una fesseria". "Non servono convocazioni del ministro - ha osservato l'ex sindacalista della Filt-Cgil - perche' le parti si possono incontrare quando e dove vogliono e, d'altronde, loro hanno gia' fatto vari contratti non solo con Ntv ma anche con altre societa' per il settore merci".
"Per avere una buona e sana concorrenza - ha ribadito il top manager - ci vogliono regole uguali per tutti e un contratto unico di riferimento e poi ci possono essere i contratti aziendali".
Un'ulteriore accusa dei sindacati riguarda i 90 addetti della Bluferries che passerebbero ad una societa' sempre controllata dal gruppo Fs, ma con il contratto dei marittimi e non piu' dei dipendenti Fs. Moretti ha risposto ribadendo il concetto che i contratti di lavoro devono essere uguali per tutti i dipendenti di un determinato settore: se i dipendenti della Bluferries fanno il lavoro dei marittimi devono avere lo stesso contratto dei marittimi come hanno le aziende marittime che operano sullo Stretto di Messina in concorrenza con la Bluferries. "La cosa piu' straordinaria - ha osservato - e' che lo stesso soggetto rappresentante dei lavoratori riesce a firmare contratti diversi a seconda degli operatori che ha davanti e questo succede solo in Italia. In Germania non sono le aziende ma i sindacati che vogliono un contratto unico per ogni settore".
"Noi - ha proseguito - vogliamo agire nella logica del contratto nazionale di riferimento e poi dei contratti aziendali. Spero che la ragione prevarra'".