MONTESILVANO - Prima ha gridato "all'hacker" informatico, poi - di fronte allo scetticismo generale e a qualche sorriso - s'è rimangiato tutto, salvo confermare che lui - il sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo - di quel sondaggio per la filovia sulla strada parco, apparso sul sito web del Comune, proprio non sapeva nulla. «Non l'ho mai commissionato - s'è affrettato a dire dopo aver letto i risultati sul Messaggero - forse il sito è stato manipolato, chiederò alla Polizia postale di indagare». Ma il "giallo telematico" ha avuto vita breve e quel che ne resta è soltanto la clamorosa figuraccia rimediata da sindaco e Comune, e per due ragioni. La prima: da tempo il sondaggio era "on line", c'è chi giura addirittura d'averlo visto dall'anno scorso. Insomma, è sempre stato lì sotto gli occhi di tutti: del sindaco, di chi gestisce il sito e, soprattutto, dei votanti (neppure troppi). Seconda ragione: non è e non sarà la mancata autorizzazione del sindaco a sminuire il valore del risultato fin qui raggiunto né a zittire la voce dei cittadini di Montesilvano e Pescara che ancora ieri si sono collegati al sito web per votare, visto che i risultati sono cambiati rispetto a lunedì: una fetta di persone (954 sì) pari al 65,7% si dichiara favorevole al passaggio del filobus sulla strada parco contro 497 no, pari al 34,2%. Il sondaggio è abbastanza ben fatto, tanto che non consente di votare più volte nello stesso giorno e dallo stesso computer: insomma, qualche tutela c'è, anche se basta aspettare un giorno per esprimersi nuovamente e questo è un aspetto che dovrà essere tecnicamente risolto e migliorato, sempre ammesso che il sondaggio resti attivo. Cantagallo ha poi spiegato: «L'unica azione che volevamo promuovere, lo ricorderanno tutti, era il referendum sulla strada parco, ma la presa di posizione del governatore Del Turco contro il passaggio della filovia ci aveva dissuaso dal proseguire. Il che ci ha fra l'altro consentito di risparmiare non pochi soldi. Su tutto il resto non so nulla». Ma Cantagallo non convince: come mai nessuno del Comune (esiste qualcuno che controlla il sito web, almeno lo si spera) si è mosso prima? Forse perché l'esito non è quello sperato? Sulla vicenda del misterioso hacker è anche intervenuta la rappresentanza sindacale Arpa e Gtm Pescara (Foglietta - De Salvia - Rolandi): «Invitiamo il sindaco a sporgere denuncia alla Polizia postale». Ma a Cantagallo la Filt Cgil chiede anche «di accertare se allo stesso modo vi siano state manipolazioni informatiche per introdurre nel sito web la pubblicità di marchi di una nota impresa locale di costruzioni e di una banca».