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Pescara, 22/11/2024
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Data: 05/10/2011
Testata giornalistica: Il Centro
Multata a 12 anni, la Gtm si scusa. Ragazzina lasciata sola alla stazione, la madre denuncia il controllore. Cosa prevede la procedura.

PESCARA. A dodici anni doveva scendere dall'autobus numero 6 in piazza Duca degli Abruzzi, due fermate dopo quella di casa sua, ma il controllore che l'ha trovata senza biglietto l'ha trattenuta a bordo del mezzo pubblico fino alla vecchia stazione, dove la ragazzina è stata lasciata sola e in lacrime. Quanto basta perchè la madre della dodicenne si sia rivolta ai carabinieri.
«Chiedo che si proceda penalmente nei confronti del controllore Gtm in servizio il primo ottobre alle 16,25 sulla linea numero 6», ha fatto scrivere nella sua denuncia L.V. che al controllore non contesta la multa, ma il fatto di aver lasciato «una bambina di 12 anni che doveva scendere a poche centinaia di metri dalla sua abitazione, in una zona lontana, sconosciuta e pericolosa. Mia figlia gli aveva fornito tutti i dati, avrebbe dovuto contattare i genitori invece di abbandonarla».
L'episodio risale a sabato scorso. Secondo quanto riferito dalla madre, la ragazzina, che ha iniziato da poco a muoversi da sola nel quartiere, si propone di andare a riprendere la sorellina dal catechismo, nella chiesa di via Cavour. La minore abita in una traversa della Nazionale, all'altezza del Globo: con il 6 ci vogliono appena due fermate per arrivare a piazza Duca. «Nel tragitto», ha denunciato la madre ai carabinieri, «è salito un controllore che ha richiesto a mia figlia l'esibizione del documento di viaggio. Mia figlia, forse presa dall'ansia, non ha ritrovato nelle proprie tasche il biglietto che aveva vidimato e il controllore le riferiva che doveva farle la multa. Mia figlia intimorita faceva presente che era giunta alla fermata di piazza Duca dove doveva scendere, ma il controllore le rispondeva che doveva aspettare per il verbale, impedendole di scendere. Poco dopo ha iniziato a redigere l'atto facendo scendere mia figlia, sola e piangente, alla stazione centrale».
In lacrime la ragazzina chiama da corso Vittorio Emanuele la madre sul telefonino, ma le informazioni che riesce a dare sono frammentarie e confuse: «Solo dopo averla tranquillizzata ho capito che era alla vecchia stazione da dove, da sola, si è rincamminata verso casa. Quando mio marito è riuscito a rintracciarla, un'oretta dopo, l'ha trovata in uno stato d'ansia evidente».
Un episodio grave anche secondo il presidente della Gtm Michele Russo il quale annuncia un'indagine interna e chiede scusa: «Chiedo scusa alla famiglia ancor prima di fare le dovute verifiche. Purtroppo in un'azienda con 400 dipendenti ogni tanto capita che qualcuno assuma atteggiamenti inappropriati, anche se è pur vero che sono tanti i casi in cui i genitori ingigantiscono determinati episodi. Ma il caso in questione sembra chiaro e la signora ha fatto bene a fare denuncia. Nel momento in cui arriverà anche a noi», spiega Russo, «ci sarà una commissione interna con cui, dopo aver ascoltato anche il lavoratore, si adotteranno i relativi provvedimenti».

LA PROCEDURA
Telefonata ai genitori

PESCARA. Prima di applicare una sanzione a un minorenne, il controllore deve scendere con lui dall'autobus, accompagnarlo fino all'istituto o a casa, e rintracciarne telefonicamente i genitori. È questa, secondo un controllore in servizio alla Gtm, la prassi seguita quotidianamente sugli autobus. A voler seguire il regolamento, invece, l'identità del minorenne andrebbe accertata chiamando i vigili urbani o le altre forze di polizia. «Ma il buonsenso», rivela ancora il lavoratore, «fa sì che sia lo stesso controllore a prendere in consegna il ragazzino, rintracciandone i genitori telefonicamente». Di fronte a una negligenza da parte del lavoratore, la legge 148 ne prevede l'allontanamento, temporaneo o definitivo, dal posto di lavoro.

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