In risposta alle dichiarazioni del ministro, che punta il dito contro la gestione pubblica del tpl, non tardano ad arrivare i primi commenti. Panettoni "il ministro dimostra di essere rimasto indietro all'epoca delle municipalizzate". Solari: "il processo di riforma del tpl è stato affossato dal Governo di cui fa parte"
"Quanto potremmo reggere ancora la gestione pubblica del trasporto pubblico locale? E' un buco nero terribile con processi collusivi che spiegano i disastrosi esiti in termini di servizi".
A lanciare l'allarme è il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che intervenendo ad un convegno punta il dito contro la gestione pubblica del trasporto locale. Secondo Sacconi "lo Stato deve avere, semmai, una funzione più regolatrice".
Una risposta secca e decisa alle dichiarazioni del ministro arriva immediata da Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA, l'associazione che rappresenta oltre 200 imprese di trasporto pubblico locale e regionale.
"Il ministro Sacconi, con le sue dichiarazioni a proposito degli affidamenti diretti dei trasporti pubblici locali, dimostra di essere rimasto indietro di parecchi anni all'epoca delle municipalizzate, peccato però che quest'epoca sia finita da un bel pezzo, esattamente a partire dal 1997 con la legge 422. Da allora le aziende, tutte ex municipalizzate per legge, hanno fatto passi da gigante per efficientarsi e prepararsi a stare sul mercato. Un mercato che non si è mai aperto perché nel frattempo la politica ed i governi hanno fatto e disfatto mille volte il quadro delle regole. In tutto questo tempo, sia le aziende che l'associazione che le rappresenta, non hanno mai remato contro la concorrenza, anzi. Ma non sta a noi dettare le regole e prendere quelle decisioni di politica di indirizzo ed industriale di cui anzi continuamente lamentiamo la desolante mancanza".
Alle parole del ministro segue anche l'intervento di Fabrizio Solari, segretario confederale della Cgil.
"Non so a quale "gestione diretta" si riferisca il ministro Sacconi, quando parla di buco nero terribile.
Quello che so per certo è che il processo di riforma del trasporto pubblico locale è stato affossato dal Governo di cui egli stesso fa parte e che, in conseguenza della manovra economica recentemente varata, nei prossimi mesi i tagli del servizio si abbatteranno sulle già pessime condizioni di chi è costretto quotidianamente a usufruire dei mezzi pubblici".
"A proposito di sviluppo - dice ancora Solari - vale inoltre la pena ricordare che questi tagli previsti dalle manovre produrranno nuova disoccupazione nel settore dei trasporti così come tra i lavoratori delle aziende che costruiscono autobus, treni e metropolitane e che già sono in grave difficoltà".