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Pescara, 23/07/2024
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Data: 06/10/2011
Testata giornalistica: Il Centro
Sul bus senza biglietto, telefono sequestrato. Il controllore sorprende una ragazza sulla linea 38 e le prende il cellulare. Un nuovo caso dopo la bambina lasciata in stazione

Il racconto: «L'addetto al controllo si è giustificato dicendo che mia figlia poteva scappare»

PESCARA. Sul pullman senza biglietto e il controllore le sequestra il cellulare. E' successo sabato scorso ad un'adolescente di 15 anni che a bordo del bus della linea 38 tornava a casa dopo la scuola. «Mia figlia è rientrata trafelata e in ansia», racconta la madre della ragazzina, «dicendomi di correre alla fermata dell'autobus a riprendere il suo telefonino sequestrato dal controllore». La signora, che da Milano si è trasferita a Montesilvano, ha subito pensato ad «un'assurdità», e alla fermata si è presentata con i carabinieri.
«È una cosa inaudita», si sfoga M.P., «avevo dimenticato di dare a mia figlia il nuovo abbonamento visto che era il primo ottobre, ma mai mi sarei aspettata un trattamento del genere nei confronti di una ragazzina».
Secondo quanto riferito dalla madre, sabato scorso la figlia, di ritorno dalla scuola, ha preso il pullman della Gtm, presieduta da Michele Russo, in via Einaudi. Sul bus due controllori stavano facendo gli accertamenti sui titoli di viaggio. La ragazzina ha tirato fuori il suo abbonamento, scaduto il giorno prima, ed è stata redarguita dai controllori che le hanno chiesto le generalità. Lei le ha date ma non ha fornito un documento perché non ce l'aveva con sé. A quel punto le è stato chiesto il diario, e l'adolescente, seppure imbarazzata a causa della situazione che stava avvenendo sotto gli occhi degli altri viaggiatori, ha tirato fuori dallo zaino il diario, su cui però non c'era scritto niente che potesse aiutare i controllori nella loro "indagine". Ed è a questo punto che i controllori sembrano essere arrivati alla conclusione di sequestrare il cellulare della studentessa, che però ha subito proposto una soluzione alternativa, quella di chiamare la mamma. Niente da fare, stando al racconto della signora, non glielo hanno permesso. Inutile l'opposizione dell'adolescente che non voleva proprio separarsi dal suo telefonino. Alla fine, pur di scendere dal bus ha deciso di consegnarlo ai due controllori che sono scesi con lei a Montesilvano e le hanno detto di andare a chiamare la madre se voleva indietro il cellulare.
Quando M.P. è stata messa al corrente dell'accaduto, è andata alla fermata, ma solo dopo aver avvertito i carabinieri che sono prontamente intervenuti. «Si fanno valere solo con i ragazzini», dice la signora, «che sono costretti a subire anche queste angherie oltre a dover viaggiare ammassati come animali». Alla fermata, ad attendere la madre, c'erano quattro controllori. «Si sono giustificati dicendo che hanno preso il cellulare altrimenti mia figlia poteva scappare. È un assurdo abuso di potere». La multa comminata è di 41 euro. «Questo è giusto, tutto il resto però è sbagliato», conclude M.P., che ha 90 giorni per presentare la denuncia.

Il precedente
Bambina lasciata in stazione

PESCARA. Sempre sabato scorso un'altra ragazzina ha avuto una disavventura su un pullman della Gtm (leggi l'articolo). La bambina di 12 anni doveva scendere dall'autobus numero 6 in piazza Duca degli Abruzzi, due fermate dopo quella di casa sua, ma il controllore che l'ha trovata senza biglietto l'ha trattenuta a bordo del mezzo pubblico fino alla vecchia stazione, dove la ragazzina è stata lasciata sola e in lacrime. La madre si è rivolta ai carabinieri. Un episodio grave anche secondo il presidente della Gtm, Michele Russo, che ha annunciato un'indagine interna.

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