TERAMO. La Cgil di Teramo ribadisce la proria contrarietà all'interramento e all'arretramento della stazione ferroviaria, progetto del Comune che di recente ha avuto l'ok informale delle Ferrovie. L'operazione - secondo una nota a firma del segretario provinciale Giampaolo di Odoardo e del segretario della Filt Luigi Scaccialepre - dell'interramento appare più finalizzata «al recupero di una vasta area cittadina per costruire alberghi, edifici commerciali e residenziali», piuttosto che al miglioramento del trasporto su rotaia, «e di come esso possa contribuire al miglioramento della mobilità e della qualità della vita». Interrando e arretrando la stazione, sostiene il sindacato, si preclue la possibilità di prolungare la ferrovia fino ai megaparcheggi. «La nostra città», si legge nella nota, «con un tasso di motorizzazione superiore alla media nazionale, sconta le difficoltà di un sistema viario ridotto con solo due direttrici principali e con via Po transitata giornalmente da 42.000 vetture. Solo il prolungamento della ferrovia al centro della città darebbe risposte positive ad una mobilità bloccata, specialmente nelle ore di punta, consentendo ai tanti in arrivo dall'area metropolitana Teramo-Giulianova di raggiungere scuole, posti di lavoro, uffici pubblici, quasi tutti al centro della città».