Pescara - Albore Mascia: "le Istituzioni non resteranno a guardare: non consentiremo di essere tagliati fuori dalle grandi direttrici"
PESCARA - "L'immediata sospensione dei tagli decisi per lo scalo ferroviario di Pescara che priverebbero delle corse notturne un territorio che oggi conta un bacino d'utenza di 1milione 200 mila persone. E soprattutto la convocazione urgente di un incontro con Trenitalia, con il Ministero dei Trasporti e con Ferrovie dello Stato per tutelare gli interessi di Pescara e dell'intera regione. E' quanto ho richiesto stamane in un telegramma, sottoscritto anche dal Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e dal Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, a fronte della soppressione di collegamenti ferroviari strategici e fondamentali, soppressione piombata su Pescara e l'Abruzzo come un fulmine a ciel sereno. Ma le Istituzioni non resteranno a guardare: non consentiremo di essere tagliati fuori dalle grandi direttrici, non consentiremo l'indiscriminata sforbiciata dei collegamenti per il Nord Italia, che rappresenterebbe una mannaia anche per l'economia del territorio, peraltro in un periodo di piena crisi. Siamo pronti a occupazioni e proteste eclatanti ma Pescara e l'Abruzzo non si toccano". Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che in mattinata ha indirizzato un lungo telegramma per contestare le scelte non annunciate di Trenitalia sulla riorganizzazione dello scalo pescarese che di fatto si č tradotto con l'eliminazione di tutti i treni notturni. Destinatari del telegramma, sottoscritto anche dal Presidente della Provincia Testa e dal Presidente della Camera di Commercio Becci, sono l'ingegner Vincenzo Soprano, Amministratore Delegato di Trenitalia Spa, il Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera e infine l'ingegner Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane Spa.
"Con la presente comunicazione - si legge nel telegramma del sindaco Albore Mascia - le Istituzioni territoriali pescaresi, unitamente alle locali rappresentanze imprenditoriali, contestano l'assurda decisione della societą Trenitalia di sopprimere le corse ferroviarie notturne e di ridurre i collegamenti giornalieri di passaggio nella Cittą di Pescara sulla linea Adriatica, a partire da domenica prossima 11 dicembre. Una scelta organizzativa incomprensibile che, se confermata, creerebbe insostenibili condizioni di disagio ai cittadini di Pescara, della provincia e dell'intera regione, se si pensa, ad esempio, che l'ultimo collegamento per Bologna sarebbe previsto per le ore 18.17 e non ve ne sarebbero altri prima del mattino successivo, alle ore 6.18, oppure che, dalle ore 20.38 e fino alle 13.27 del giorno successivo i pescaresi non potrebbero partire per raggiungere le mete a sud del capoluogo adriatico. Le nostre Amministrazioni sono sconcertate e indignate dal comportamento inopportuno e arrogante della societą che, nell'assumere un'iniziativa di tale rilevanza e impatto sociale, non hanno ritenuto di interpellare e confrontarsi con le Istituzioni preposte alla cura degli interessi collettivi coinvolti, anche per valutare le ripercussioni della stessa sul territorio di riferimento o possibili soluzioni alternative. Pertanto - si legge ancora nel telegramma - siamo a chiedere l'immediata sospensione dei provvedimenti adottati e un incontro con i vertici della societą Trenitalia per tutelare gli interessi e la dignitą del nostro territorio che, peraltro, costituisce uno snodo fondamentale nello scenario dei trasporti nazionali, per la sua collocazione geografica strategica, anche nell'ambito dei collegamenti con la Capitale e con i paesi dell'area balcanica". "Sono stati previsti tagli indiscriminati ai danni di Pescara e dell'Abruzzo - ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -, tagli che danneggeranno in modo inconcepibile la nostra economia territoriale che ha sempre visto nel sistema ferroviario uno snodo imprescindibile di sviluppo. Basti pensare che gią il sottosegretario Nino Sospiri stava lavorando, prima della sua scomparsa, per il potenziamento addirittura dello scalo di Pescara centrale, con la previsione di un nuovo binario, intercettando finanziamenti, previsioni che non permetteremo vengano cancellate. Ci attendiamo una risposta entro poche ore da Trenitalia e dal Ministero, in caso contrario le Istituzioni sono pronte alla mobilitazione".