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Pescara, 23/07/2024
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Data: 02/03/2012
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Gtm frena sugli autisti e dà gas ai bonus. Conducenti a 700 euro ma premi ai dirigenti. Corsi in Usa e Giappone

Trasporti. Torna sul tavolo delle trattative la trasformazione dei contratti part time

Lo sciopero di quattro ore di ieri mattina potrebbe essere solo un antipasto del nuovo scontro fra Gtm e sindacati. Alla riunione della prossima settimana, tutte e cinque le sigle (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal) porteranno la trasformazione dei contratti degli autisti da part-time a full-time, 13 dei quali già effettuati.
L’azienda ha promesso il passaggio al nuovo status per 6 autisti a settembre e altri 6 a dicembre, in ballo, però, c’è anche la riduzione dei tempi per la trasformazione degli altri 18 contratti che restano part-time. Tempi che la Gtm vuole spalmare sul 2013 e il 2014 e che i sindacati, invece, vogliono contenere al massimo entro un anno.
L’unità sindacale, messa a dura prova da alcune promozioni interne, è stato ritrovata sulla questione cruciale degli autisti, tant’è che non solo Filt e Uil trasporti, ma anche le altre organizzazioni sono pronte a tornare sul piede di guerra con uno sciopero ben più impattante di quello appena concluso.
Più impiegati che operai (44 a 40), come dimostra la pianta organica, non è la sola anomalia della Gestione trasporti metropolitani. L’altra, non meno rilevante, riguarda i dirigenti ai quali sono stati concessi benefits d’oro, mentre agli autisti part-time che vivono con 700 euro al mese si chiede ancora di pazientare, come pure agli operai dell’officina: questo argomento non è all’ordine della prossima riunione fra azienda e sindacati, ma di certo aleggerà sopra il tavolo delle trattative.
Nel gruppo dirigente della Gtm, Max Di Pasquale è arrivato dopo l’esperienza da presidente del Centro turistico del Gran Sasso. Di Pasquale, assunto a fine estate 2010 come vice direttore, è diventato direttore generale facente funzione il 14 luglio 2011 e in breve volgere di tempo ha beneficiato di un incremento salariale di 35mila euro per fare, in pratica, le stesse cose che faceva prima.
Oltre a questo notevole aumento, Di Pasquale può contare su altri benefits insieme agli altri due dirigenti di vertice Pierluigi Venditti (responsabile dell’Esercizio) e Pierdomenico Fabiani (area tecnica): si tratta dei cosidetti Mbo (Management by objectives) ovvero i premi in denaro concessi dal consiglio di amministrazione per il raggiungimento di specifici obiettivi aziendali.
Niente da dire se in Gtm tutto filasse liscio, molto da eccepire se pensiamo ai disservizi del piano-neve, ai danni del materiale rotabile, ai bus elettrici dimenticati. Evidentemente per il presidente tutti gli obiettivi sono stati raggiunti con buona pace delle criticità e dei disservizi che ogni cittadino può riscontrare quotidianamente viaggiando sui bus Gtm, dal 38 in giù.
Eppure l’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra aveva annunciato più volte la stagione dei risparmi previsti dalla legge Finanziaria 2011 sul contenimento dei costi di cda, direttori e collegi sindacali delle aziende di trasporto pubblico.
Last, but not least, il caso della compartecipazione della Gtm ai costi sostenuti per i corsi di formazione dei dirigenti spediti a New York e in Giappone, dove i problemi non sono notoriamente gli stessi di cui si occupano i dirigenti locali.

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