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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/03/2012
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
I Dirigenti della Gtm. Stipendi, spese private e i silenzi sui problemi

Maximilian Di Pasquale e Pierluigi Venditti hanno indubbiamente un grosso merito: si sono smarcati, nella pienezza del ruolo che rivestono, dalla gestione verticistica imposta dal presidente Michele Russo. Questi infatti, come soprattutto Di Pasquale sa benissimo, ha censurato la comunicazione esterna dell’azienda (pubblica) per una ripicca (privata). Onore ai due dirigenti, quindi, che la parola non l’hanno persa quando si tratta di fare chiarezza su come vengono gestiti soldi (pubblici) e risorse umane della Gtm (leggi l'articolo sui compensi ai dirigenti). Non c’è motivo alcuno di dubitare della parola di Di Pasquale, quando precisa che il ritocco in alto dello stipendio è di 18mila euro e non 35mila, come cumulo aggiuntivo per il cumulo di cariche (vice direttore e direttore generale). E non c’è motivo di dubitare neppure sul fatto che tanto lui quanto Venditti si siano pagati con ritenute in busta i corsi di formazione negli Usa e in Giappone («anche le spese sostenute in loco per gli spostamenti, pasti e impellenze varie»), peraltro senza ritenute sul monte ferie. Venditti precisa pure che si trattava di una «grande opportunità di acquisire esperienze dal modello giapponese» e parla di sécome di un « dirigente che a proprie spese ha inteso valorizzare ed accrescere la propria professionalità, togliendo dalla propria busta paga risorse finanziarie per accrescere il proprio livello di studio da trasferire all'organizzazione produttiva nella quale è inserito». Vedremo quale sarà la ricaduta pratica sulla realtà pescarese di questi corsi di formazione: forse Russo dopo la filovia sta già pensando a futuristiche monorotaie sospese o velocissimi tracciati sotterranei per bypassare il traffico e far scomparire alla vista pure i disservizi. I due dirigenti, nel precisare quanto li riguarda direttamente ed economicamente, nulla dicono perché in Gtm ci siano più impiegati che meccanici e operai; non spendono una parola sui 100.000 euro di danni riportati dal parco autobus nel periodo della nevicata; niente spiegano su come mai i soldi che non c’erano per l’acquisto di catene e gomme termiche prima della nevicata , sono comparsi e sono stati spesi dopo (60.000 euro). Neanche un rigo sui disservizi patiti dagli utenti e neppure una parola sul pasticciaccio della delibera restrittiva del Comune di Pescara dopo le assicurazioni di Russo sulla dotazione dei mezzi e la successiva modifica per coprire le carenze taciute.

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