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Data: 14/04/2012
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporto ferroviario in Abruzzo - Alla riunione sui tagli ferroviari assenti il sindaco e gli esponenti di Pescara Futura. Approvato con soli 23 voti l’ordine del giorno che chiede a Trenitalia una marcia indietro

Maggioranza risicata in consiglio comunale Pd: «Il sindaco a casa»

PESCARA. Il consiglio comunale straordinario di ieri, voluto dalla giunta comunale del sindaco Luigi Albore Mascia, per discutere della riduzione dei collegamenti e dalla soppressione delle corse ferroviarie da parte di Trenitalia, che di fatto sta isolando la città e con essa l’intero Abruzzo, è stato praticamente un fallimento.

Per l’occasione la maggioranza di centrodestra aveva convocato il presidente della Regione Gianni Chiodi, l’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra, i vertici di Trenitalia e i deputati che rappresentano l’Abruzzo.

Nonostante l’inizio dei lavori sia stato posticipato alle dieci, proprio per attendere eventuali ritardatari, nessuno è intervenuto durante i lavori dell’assise civica, tranne l’onorevole Vittoria D’Incecco, il segretario della Filt Cgil Franco Rolandi e il rappresentante di Federconsumatori. Assente anche il sindaco Mascia, che ha preferito presenziare il convegno organizzato da Confindustria all’auditorium De Cecco.

Diverse assenze anche tra i banchi della maggioranza, dove è apparsa evidente la mancanza di quasi tutti i consiglieri di Pescara Futura, Carlo Masci in primis. Altri quattro, Marco Mambella, Adele Caroli, Michele Di Marco e Alfredo Cremonese hanno risposto all’appello salvo poi allontanarsi. Solo i componenti dell’opposizione hanno permesso di mantenere il nuemro legale. Anche l’ordine del giorno che punta a far fare una marcia indietro a Trenitalia, approvato all’unanimità con soli ventitré voti, dimostra come siano state molte le assenze. Che i rapporti tra Pescara Futura e Pdl non siamo più idilliaci lo dimostra anche la presa di posizione di Masci rispetto alla decisione di approvare un progetto di un privato nella zona Pp2 tra l’ex Cofa e il porto turistico: ««Dopo la Caserma della Finanza e il centro di intercettazioni telefoniche di fianco al porto turistico, cinque o più mega complessi privati senza una strategia di intervento comune, sarebbe veramente troppo».
Non l’ha presa bene Armando Foschi del Pdl, il promotore del consiglio: «Mi sono sentito indignato per la non considerazione di questo appuntamento, alcune autorità regionali arrivano qui solo per scaricare rifiuti e per rivolgere lo sguardo alla Bella Addormentata, evitando di vedere il fiume. È evidente che Pescara sia nel disinteresse da parte di tutti».
«Un deserto che la dice lunga sul grado di considerazione che la giunta regionale ha della città di Pescara», commenta Antonio Blasioli del Pd.
«La città di Pescara», evidenzia Moreno Di Pietrantonio, «non può permettersi, considerata anche la congiuntura economica negativa, di andare avanti in questo modo, ritardi nell’approvazione del bilancio, chiusura del porto, piano traffico, inquinamento dell’aria e sviluppo delle aree strategiche. Il sindaco o ritrova una maggioranza compatta che gli permette di realizzare alcune cose importanti per la città o sarà meglio ridare la parola ai cittadini».

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