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Data: 27/06/2012
Testata giornalistica: Clickmobility
Ccnl trasporto pubblico locale - Tpl: sindacati chiedono confronto con Governo, Regioni ed enti locali. In merito alla trattativa per il CCNL inviata lettera a istituzioni, Confindustria e Confservizi

Decreto liberalizzazioni, mancanza di risorse, mancato rinnovo del contratto del contratto degli autoferrotranvieri. Sono tante le difficoltà del trasporto locale: per questo Cgil, Cisl e Uil, e le relative sigle di categoria Filt, Fit e Uilt, hanno chiesto “un’urgentissima convocazione sulla situazione"

"Una urgentissima convocazione sulla situazione del trasporto locale".

La chiedono unitariamente in una lettera Cgil, Cisl e Uil e le sigle di categoria Filt, Fit e Uilt, al governo, alle rappresentanze istituzionali degli enti locali, conferenza delle regioni, Upi e Anci e per conoscenza a Confindustria e Confeservizi.

"Il quadro legislativo introdotto con il decreto liberalizzazioni - scrivono le organizzazioni sindacali - sta incontrando notevoli difficoltà attuative che stanno già mettendo in forse le diverse scadenze previste e, soprattutto, condizionano e rendono incerti i relativi adempimenti di competenza delle Regioni e degli enti locali”.

Inoltre, secondo quanto scrivono Cgil, Cisl, Uil, insieme a insieme a Filt, Fit e Uilt "il quadro delle risorse finanziarie reso disponibile dai recenti provvedimenti legislativi e dalle intese intervenute tra governo e conferenza delle regioni, in materia di trasporto locale, risulta complessivamente insufficiente per l'anno in corso e tuttora indefinito per i prossimi anni, a partire dal 2013. Infine, in questa situazione - sottolineano i sindacati - si colloca il mancato rinnovo del contratto autoferrotranvieri, scaduto il 31 dicembre 2007.

Il nuovo contratto della mobilità, nel quale quello degli autoferrotranvieri deve confluire congiuntamente al contratto attività ferroviarie è considerato - spiegano infine - un fondamentale tassello del complesso processo di riassetto che interessa il trasporto pubblico locale ed il trasporto ferroviario, strumento indispensabile per dotare l'insieme del settore di una disciplina contrattuale collettiva che possa concorrere alla regolazione della competizione, che consenta un'attuazione condivisa di nuovi modelli organizzativi delle imprese e del servizio e che, al contempo, tuteli adeguatamente il lavoro".

Una seconda lettera è stata indirizzata ai presidenti di Confindustria e di Confservizi, nonché, per conoscenza, ai presidenti delle rispettive associate Anav e Asstra, in merito allo stallo che sta nuovamente registrando la trattativa per il contratto a causa dell'atteggiamento delle due associazioni datoriali di settore.

"Come vi sarà certamente noto il CCNL degli Autoferrotranvieri è scaduto ormai dal 31.12.2007 - sottolineano i sindacati -.
Dopo la sigla in sede ministeriale, il 30 settembre 2010, dell’ipotesi di intesa sui primi 4 punti del CCNL della Mobilità, si era avviato il confronto per giungere alla
contemporanea intesa nei due tavoli di settore: mentre il tavolo relativo al CCNL delle Attività Ferroviarie, però,ha registrato ad oggi significativi avanzamenti, il tavolo del
CCNL del TPL, ripreso solo il 16 aprile scorso grazie all’intervento della Commissione di Garanzia sugli scioperi, permane in una situazione di sostanziale stallo.

Il confronto svolto continua a registrare l’atteggiamento dilatorio delle parti datoriali che, attraverso la riproposizione di testi contrattuali datati, non intendono tener assolutamente conto dell’esigenza di dotare il settore degli strumenti e delle flessibilità, previsti dalla Legge e dagli accordi interconfederali in materia, indispensabili per affrontare la grave crisi del settore nelle sue diverse articolazioni e caratteristiche territoriali".

"L’atteggiamento ostativo di ASSTRA e ANAV - scrivono ancora i sindacati - e il perdurare del mancato riconoscimento del rinnovo contrattuale, in una fase economica e sociale difficile come la presente, aggravano ulteriormente la situazione di tensione che attraversa la categoria e che rischia di delineare situazioni difficili e incontrollabili che si potrebbero determinare soprattutto in presenza dei probabili e significativi avanzamenti e determinazioni sul tavolo delle Attività Ferroviarie.

Pertanto risulta indispensabile una comune valutazione circa le reali volontà di implementare accordi ed intese a cui si è comunemente affidata la possibilità di determinare assetti contrattuali e opportunità per le imprese e per i lavoratori che allo stato vengono negati, fino a segnarne significativamente le ragioni in un settore che invece ne richiederebbe l’immediata applicazione.

Per tutto quanto sopra riteniamo indispensabile individuare rapidamente un percorso comune ed esigibile che doti la categoria, attraverso il rinnovo del CCNL degli strumenti necessari a superare la difficile condizione in cui versa il settore".

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