L’AQUILA Confermato il cda dell’Arpa, l’azienda regionale dei trasporti pubblici. Confermato nonostante il bilancio sia in passivo e sotto accusa da più parti la gestione regionale dell’azienda, guidata da Massimo Cirulli. Le critiche sono legate all’acquisto di nuovi mezzi e di una struttura per razionalizzare il deposito dell’Arpa del capoluogo, che apparteneva alla ditta Edimo dell’Aquila: scelte che l’anno scorso sollevarono dubbi. Il nuovo deposito, che si trova a Bazzano ed è esteso 15mila metri quadrati, è stato inaugurato ieri. Al taglio del nastro c’erano, tra gli altri, il presidente dell’Arpa, Massimo Cirulli, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, l’assessore regionale ai Trasporti pubblici, Giandonato Morra, l’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari (che ha benedetto la nuova sede), e tanti altri ospiti. Il taglio del nastro della nuova sede dell’azienda regionale dei trasporti pubblici (dove trovano posto deposito, autorimessa, officina, magazzino e tutti gli uffici direzionali) ieri ha «spezzato» l’assemblea degli azionisti, cominciata la mattina, interrotta per la festa e ripresa nel pomeriggio. Dalla stanza della riunione Chiodi e Cirulli sono usciti, almeno apparentemente, sereni e soddisfatti. L’indebitamento? Sarà superato dall’efficienza dell’azienda. Lo ha chiarito Chiodi: «Dati i buoni risultati ottenuti da questa azienda il cda e i vertici aziendali sono stati confermati», ha spiegato. «La nuova sede è un investimento utile, segno di vitalità per un’azienda che sta andando bene nonostante gli aumenti del costo del carburante e la riduzione delle risorse destinate al trasporto pubblico. È un’azienda che riduce le consulenze e le spese pubblicitarie e fa scelte oculate nei tempi opportuni». «Faccio le congratulazioni a questa azienda», ha aggiunto il presidente della Regione, «la cui classe amministrativa ha resistito a una serie di pressioni». Contro le critiche che da mesi accompagnano la decisione dei vertici aziendali di rinnovare parco auto e acquistare una nuova sede all’Aquila è intervenuto il presidente Cirulli. «Un’azienda che non investe fallisce», ha messo in guardia, «noi abbiamo avuto il coraggio di contrarre debiti a tassi d’interesse pari a un terzo di quelli attualmente correnti. Riteniamo con questi investimenti di aver messo l’Arpa in condizioni di partecipare a future gare per l’assegnazione di servizi di trasporto pubblico locale». «La struttura ci è costata 5,6 milioni di euro», ha aggiunto Cirulli, «di cui 2 milioni vengono dalla cessione della nostra vecchia sede dell’Aquila. Alle critiche rispondo con i numeri: i 15 milioni di mutui per l'acquisto di 80 nuovi mezzi ha generato un’economia di 1,7 milioni l’anno, mentre la spesa per la nuova sede (3,3 milioni netti) non si scrivono nel bilancio di quest’anno. Nel bilancio s’iscrive solo la quota di ammortamento (la percentuale destinata ogni anno al rinnovo dei beni, ndr). La mautenzione, inoltre, verrà eseguita da adesso in poi riducendo il ricorso a officine esterne». Intanto, ancora in alto mare la fusione tra Sangritana, Arpa e Gtm: «Emergono criticità», ha spiegato Chiodi, «dovrà decidere il consiglio regionale».