ROMA - Differito lo sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore del prossimo 16 novembre, proclamato unitariamente dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa-Cisal, dopo quello del 2 ottobre attuato tra disagi e polemiche, per chiedere il rinnovo del contratto scaduto dal 2007. Il garante degli scioperi, Roberto Alesse, ha infatti convocato le parti (i sindacati e le associazioni datoriali Asstra e Anav) e chiesto alle organizzazioni sindacali di revocare lo stop, con «un invito di natura precettiva».
Dunque venerdì 16 novembre non si fermeranno bus, tram e metro: per quella data, i sindacati avevano peraltro minacciato uno sciopero con blocco totale, senza cioè il rispetto delle fasce di garanzia ma assicurando solo i servizi minimi indispensabili, cioè il trasporto dei disabili e gli scuolabus per le materne e le elementari.
Intanto si potrà riavviare il tavolo per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri. Alla luce, secondo lo stesso garante, della «novità significativa» rappresentata dal fatto che «il governo ha stanziato nella legge di stabilità delle risorse importanti da destinare, attraverso le Regioni, al settore del trasporto pubblico locale», ha sottolineato Alesse.