Anche la seconda convocazione dell’assemblea degli azionisti dell’Arpa è saltata: se il 30 novembre è stata la «improvvisa indisposizione» della rappresentante della Regione, Carla Mannetti, a bloccare l’organismo di vertice della società dei trasporti, la cui maggioranza assoluta è detenuta proprio da Palazzo dell'Emiciclo, stavolta sono stati gli «impegni sopravvenuti» del governatore Gianni Chiodi a far slittare la riunione. Molti hanno saluto con favore questo fuori programma, in quanto nuovamente i soci Arpa avrebbero dovuto affrontare all’ordine del giorno il contestatissimo punto sulla nomina di un quinto componente del Cda della società pubblica dei trasporti: una decisione, ancora pervicacemente confermata, che i sindacati già da tempo hanno bollato come «inopportuna», visto il momento di crisi attraversato e la conferma, giunta due settimane fa, del licenziamento di sette dipendenti della controllata società di trasporto Cerella. Senza contare l’avvio dell'iter per la fusione delle tre società di trasporto regionale e il provvedimento che riduce a tre membri tutti i Consiglii di amministrazione degli enti partecipati dalla Regione. Una somma di motivazioni che ieri mattina hanno animato una vivace contestazione dei sindacati e dei lavoratori sotto la sede di via Asinio Herio: «Ancora una volta – spiegato i rappresentanti sindacali unitariamente – di fronte all’ennesima dimostrazione di sperpero di risorse pubbliche che farà lievitare ancora di più la distanza ed lo sdegno dei cittadini verso la politica, diciamo con forza che noi non ci stiamo. Riteniamo ineludibile procedere celermente verso la riforma del settore che dovrà portare all’eliminazione dei costi ingenti della politica presenti nelle aziende di trasporto pubblico locale, all’immediata fusione delle aziende regionali e alla costituzione del bacino unico regionale da mettere a gara». I sindacati hanno infine confermato l’intenzione di aprire la seconda fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione davanti al prefetto. Dopo due sedute a vuoto, probabilmente l’assemblea degli azionisti Arpa sarà rinviata a dopo le feste natalizie, sebbene non ci siano ancora indicazioni in proposito.