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Pescara, 23/07/2024
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Data: 05/01/2011
Testata giornalistica: Il Messaggero
Morra: «Trasporti, avremo due aziende pubbliche.Meno corse, ma non per studenti e lavoratori» Tagli ai costi per Cda e Dirigenti «Se si chiedono sacrifici ai cittadini, è giusto che tutti facciano la loro parte»

PESCARA - Nasceranno due aziende pubbliche regionali, una per il trasporto su gomma ed una per quello su ferro. L’indicazione di massima sarà contenuta nella proposta di legge regionale di riforma delle aziende di trasporto pubblico che l’assessore Giandonato Morra ha prospettato per il 30 aprile. «Altre soluzioni potranno andare bene -spiega Morra- Il tavolo permanente sui trasporti elaborerà la sua proposta ed il Consiglio regionale deciderà, ma bisognerà anche tener conto di quanto accade in altre regioni». La riforma seguirà le misure inserite nella manovra di bilancio recentemente approvata dal Consiglio regionale, nell’ottica di contenere «il devastante taglio del Governo nazionale sull’Abruzzo, se pur già ridotto dagli iniziali 54 milioni di euro a 23». Morra, con il direttore regionale del settore Trasporti, Carla Mannetti, ha parlato ieri dei provvedimenti inseriti nel bilancio della Regione che prevedono, anzitutto, un taglio del 10% delle corse, fatte salve quelle a garanzia del pendolarismo lavorativo e studentesco, oltre che dei dipendenti Sevel, e quelle a servizio delle aree interne. Mannetti: «Opereremo una rimodulazione evitando sovrapposizioni e rami secchi. Non un solo posto di lavoro sarà messo in discussione». Altra previsione è l’aumento tariffario cui tutte le Regioni sono obbligate per partecipare al riparto di un ulteriore fondo di 452 milioni di euro. «Nel caso dell’Abruzzo -ha chiarito l’Assessore - si tratterà di un adeguamento, non si potrà superare il 10% di incremento e si terrà conto dei redditi per coloro che stipuleranno abbonamenti». Sono poi previsti tagli ai costi per consigli di amministrazione, consulenze e studi, spese di rappresentanza e convegnistica. «Se si chiedono sacrifici ai cittadini -ha detto Morra- è giusto che tutti facciano la loro parte». Quindi i dirigenti la cui retribuzione supera i 90 milioni lordi annui subiranno un taglio del 5% per l’eccedenza fino a 150 milioni e del 10% per «i pochissimi» che superano tale soglia. Morra: «Ci avevano accusato di avere dato luogo all’ennesimo carrozzone quando abbiamo istituito il tavolo permanente sui trasporti, ed invece tale scelta si è rivelata un’intuizione felice».

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