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Data: 16/06/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Capotreno picchiato alla stazione. Silvi, riesce a portare il convoglio a destinazione e poi va in ospedale. Filt Cgil: serve più sicurezza

SILVI Capotreno picchiato da un passeggero prima porta il convoglio a destinazione e poi va in ospedale: lo denuncia la Filt-Cgil di Pescara. Il caso, secondo la nota diffusa dal sindacato e firmata da Giovanni Carafa (responsabile attività ferroviarie), sarebbe avvenuto qualche giorno fa tra le stazioni di Silvi e Giulianova. Il capotreno sarebbe stato afferrato per una gamba mentre stava per salire sul convoglio, trascinato giù dal treno e malmenato con calci e pugni da un passeggero senza biglietto. «Il capotreno», scrive il sindacalista, «stava scortando l’ultima corsa per Teramo. A Silvi sono salite due persone. Uno ha riferito che la biglietteria self-service non dava il resto, l’altro che la macchinetta era guasta. Il capotreno ha detto loro che potevano fare il biglietto a bordo senza maggiorazioni e uno dei due è stato regolarizzato. L’altro non è sceso nè a Pineto, nè a Scerne e nemmeno a Roseto. Il capotreno è andato a cercarlo chiedendogli un documento di riconoscimento. L’uomo gli ha risposto che non aveva documenti ed ha iniziato ad inveire sostenendo che i ferrovieri sono tutti ignoranti e che il capotreno presente non conosceva il regolamento». Il caso serve al sindacato per chiedere maggiore sicurezza sui treni e nelle stazioni. «Giunti a Giulianova», continua la nota della Filt, «mentre il capotreno invertiva il senso di marcia al treno il passeggero lo seguiva dicendo che voleva denunciare Trenitalia per via del mancato funzionamento dell’emettitrice, che il guasto persisteva da almeno tre mesi, che lo aveva segnalato al personale, che nessuno avevano fatto niente e che lui si sentiva preso in giro. Visto che il viaggiatore era diretto a Teramo, il capotreno lo invitava a fare il biglietto almeno da Giulianova a Teramo, altrimenti non lo avrebbe accettato a bordo. A questo punto l’uomo cominciava ad inveire contro il capotreno sostenendo di andare a Teramo lo stesso. Mentre il capotreno saliva sul treno gli veniva afferrata la gamba destra facendolo cadere a terra dove veniva malmenato con calci e pugni. Nel frattempo interveniva il collega macchinista che afferrava l’aggressore che non aveva intenzione di fermarsi. E’ dovuto intervenire un altro capotreno per poter allontanare definitivamente l’aggressore. Sul posto sono arrivati i carabinieri». Ma il sindacato, nella nota, si sofferma anche sullo spirito di servizio del capotreno che, nonostante fosse stato malmenato, ha ripreso il suo lavoro. «Tenuto conto che era l’ultima corsa per Teramo e che il treno era abbastanza pieno», scrive a questo proposito Carafa, «il capotreno ha deciso di proseguire il servizio fino a Pescara dove si è fatto medicare al pronto soccorso». Secondo la Filt-Cgil «negli ultimi tempi questi brutti eventi sono aumentati in tutte le regioni italiane sia a causa del più generale degrado della vita della nostra comunità sia a causa della qualità quotidianamente contestata del servizio offerto da Trenitalia. Queste violenze sono in aumento alimentate anche dai tagli fatti sul servizio pubblico»

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