GIULIANOVA Sciopero di 4 ore per protestare contro il taglio del secondo agente sulla tratta Arpa Giulianova- Teramo-Roma: è quello indetto per il 21 agosto dalle segreterie provinciali dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Cisal ed Ugl. La protesta sarà preceduta da un incontro per parlare dei problemi dell'Arpa, che si terrà a Giulianova domenica 18, a partire dalle 9.30 nella Sala Buozzi. In un comunicato, le organizzazioni sindacali evidenziano come sia necessario "salvare l'Arpa ed i suoi servizi", criticano la scelta dell'azienda di eliminare il secondo agente sulla tratta Giulianova-Teramo-Roma, mettendo a rischio, in tal modo, posti di lavoro, e proclamano lo sciopero dalle 9.30 alle 13.30 del 21 agosto. «E’ la prima delle tante iniziative di protesta che si articoleranno nei prossimi giorni e nei prossimi mesi», affermano i sindacati, «a difesa dell'azienda pubblica di proprietà dei cittadini abruzzesi e al fine di poter continuare a conservare e garantire qualità e sicurezza dei servizi». Anche il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, aderisce alla contestazione indetta dalle organizzazioni sindacali e conferma la sua presenza all'incontro di domenica, al quale è stato invitato a prendere parte, fra gli altri, l'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra, accusato dai sindacati di non essere ancora intervenuto nella problematica. «E' inaccettabile, la linea per Roma dovrebbe essere potenziata, dato che frutta all'Apra 2 milioni di euro all'anno», sostiene Mastromauro. «Ed invece, illogicamente, la si penalizza. I sindacati hanno giustamente evidenziato come i tagli determineranno una diminuzione di sicurezza e qualità nei servizi e l'aumento dei tempi di percorrenza. Se tutto questo è l'anticamera della privatizzazione», conclude il sindaco giuliese, «allora io non ci sto. L'Arpa era un fiore all'occhiello nel settore dei trasporti, ebbene va salvaguardata e messa nelle condizioni di svolgere al meglio la sua attività. Per questo sono con i sindacati e mi attiverò in ogni modo per evitare la mortificazione di una linea strategica come la Giulianova-Teramo-Roma».