Di nuovo all'attacco la Filt Cgil dopo aver denunciato pubblicamente, un mese fa, una situazione dell'Arpa, l'azienda di trasporto pubblico regionale, che il sindacato definisce allarmante. Prosegue lo stato di agitazione del personale ed è stato chiesto l'intervento del Prefetto di Chieti. Il sindacato torna a chiedere le dimissioni del Presidente dell'Arpa e dei vertici dell'azienda che, per la Filt Cgil, hanno determinato l'affossamento della società. "Le responsabilità del management sono inequivocabili e lampanti - spiegano i sindacalisti - con una società per azioni che pur in presenza di elementi favorevoli, come la riduzione di forza lavoro e del costo del lavoro ed un consistente aumento degli introiti, chiude per tre anni di fila il proprio bilancio con pesanti perdite. Inoltre - scrive la Filt Cgil in una nota - registriamo l'omertà dell'azienda di fronte alle richieste di chiarimento. La parola d'ordine sembra <>. E' strano che di fronte a precise accuse da parte della Filt che ha evidenziato le condizioni dissestate dell'azienda vicino al fallimento, non sia sopraggiunta alcuna replica o smentita". Il sindacato ribadisce che la crisi dell'Arpa è seria e dopo l'esito negativo scaturito dal confronto con l'azienda di fine luglio scorso, la mobilitazione va avanti: è stato chiesto un incontro col Prefetto di Chieti ed un tavolo istituzionale che veda la presenza anche della stessa Regione Abruzzo. "Vogliamo conoscere i motivi per i quali si sta cercando di affossare la più importante azienda regionale di trasporto. Dietro l'angolo c'è forse un regalo per i privati?" conclude perentoria, la Filt Cgil.