Alle difficoltà economiche e finanziarie di Arpa emerse dagli ultimi tre pesanti bilanci aziendali e per le quali è in corso una dura vertenza regionale, la Filt Cgil Abruzzo aggiunge la denuncia di una situazione allarmante rispetto alla carenza di personale addetto alla guida che, con la riapertura delle scuole, potrebbe determinare riflessi negativi sui servizi. "Così come abbiamo individuato negli amministratori, le cause e le responsabilità per i pessimi risultati di bilancio e per una negativa involuzione della principale società regionale di trasporto locale, con altrettanta convinzione" –afferma il segretario regionale Franco Rolandi-"possiamo affermare che anche dal punto di vista organizzativo-gestionale, si sta operando senza la dovuta programmazione, senza alcun piano industriale, senza considerare la costante crescita della domanda di mobilità e senza cogliere le opportunità ed i benefici che la legislazione ha previsto nei casi di nuove e stabili assunzioni. Con la riapertura delle scuole ormai alle porte" –per la Filt- "in Arpa vi è una assoluta incertezza sull'effettiva capacità di poter garantire tutti i servizi regionali con particolare riferimento a quelli scolastici. Infatti l'azienda non ha previsto alcun tipo di programmazione per l'immissione di nuovo personale di guida in grado di compensare la fuoriuscita di oltre 100 autisti collocati in quiescenza nell'ultimo periodo. Eppure," –prosegue il sindacato- "la presenza di una serie di elementi quali l'insostenibilità degli attuali livelli di prestazioni straordinarie e la necessità (imposta dalle normative vigente) di dovere abbattere il monte ferie residuo consentendo al personale la regolare fruizione delle stesse, dovrebbero indurre gli amministratori e i dirigenti di Arpa ad adoperarsi celermente per garantire l'espletamento dei servizi in una condizione di regolarità e di rispetto dei livelli di sicurezza. Inoltre" –prosegue Rolandi- "troviamo singolare che un'azienda regionale non colga le opportunità ed i benefici previsti dalla legislazione vigente per favorire assunzioni di personale a tempo indeterminato attraverso il ricorso a regolari procedure concorsuali che hanno peraltro caratterizzato gli oltre trent'anni di vita aziendale in Arpa. Invece abbiamo l'impressione che questo atteggiamento attendista, nasconda la volontà aziendale di aumentare i livelli emergenziali di carenza di personale per poi assicurarsi l'alibi di dovere assumere lavoratori con chiamata diretta attraverso le agenzie interinali. Un sistema, tra l'altro, particolarmente ricercato soprattutto "sotto elezioni" perché faciliterebbe quelle modalità e quelle scorciatoie di selezione del personale caratterizzate da assoluta discrezionalità e che nulla hanno a che vedere con il merito e la professionalità. Una modalità peraltro diametralmente opposta alle indicazioni impartite dal governo centrale che ha invece previsto interessanti incentivi (650 euro mensili corrispondenti al 33% della retribuzione lorda per un periodo di 18 mesi) alle imprese che faranno assunzioni con contratti a tempo indeterminato per under 29 e ultracinquantenni. Davvero un "toccasana" per un'azienda come Arpa che annovera contestualmente carenza di personale e bilanci economici in sofferenza. Su questo aspetto "conclude la Filt- "sarebbe quanto mai urgente che la stessa Regione Abruzzo, si pronunciasse sia sulla mancanza di forza lavoro nel settore del personale viaggiante che sul presunto tentativo di inserire lavoro instabile e precario in aziende di trasporto pubblico per le quali risulta proprietaria".