ABRUZZO. Con la riapertura delle scuole ormai alle porte (il 12 settembre), in Arpa «vi è una assoluta incertezza sull'effettiva capacità di poter garantire tutti i servizi regionali con particolare riferimento a quelli scolastici».
Ne è certo Franco Rolandi, segretario regionale Filt Cgil Abruzzo: «l'azienda non ha previsto alcun tipo di programmazione per l'immissione di nuovo personale di guida in grado di compensare la fuoriuscita di oltre 100 autisti collocati in quiescenza nell'ultimo periodo. Eppure la presenza di una serie di elementi quali
l'insostenibilità degli attuali livelli di prestazioni straordinarie e la necessità di dovere abbattere il monte ferie residuo consentendo al personale la regolare fruizione delle stesse, dovrebbero indurre gli amministratori e i dirigenti di Arpa ad adoperarsi celermente per garantire l'espletamento dei servizi in una condizione di regolarità e di rispetto dei livelli di sicurezza».
Per il sindacati è anomalo, inoltre, che l'azienda regionale non colga le opportunità ed i benefici previsti dalla legislazione vigente per favorire assunzioni di personale a tempo indeterminato «attraverso il ricorso a regolari procedure concorsuali che hanno peraltro caratterizzato gli oltre trent'anni di vita aziendale in Arpa. Invece abbiamo l'impressione che questo atteggiamento attendista, nasconda la volontà aziendale di aumentare i livelli emergenziali di carenza di personale per poi assicurarsi l'alibi di dovere assumere lavoratori con chiamata diretta attraverso le agenzie interinali. Un sistema, tra l'altro, particolarmente ricercato soprattutto "sotto elezioni" perché faciliterebbe quelle modalità e quelle scorciatoie di selezione del personale caratterizzate da assoluta discrezionalità e che nulla hanno a che vedere con il merito e la professionalità». Una modalità peraltro diametralmente opposta alle indicazioni impartite dal governo centrale che ha invece previsto incentivi (650 euro mensili corrispondenti al 33% della retribuzione lorda per un periodo di 18 mesi) alle imprese che faranno assunzioni con contratti a tempo indeterminato per under 29 e ultracinquantenni. «Davvero un "toccasana"», avverte Rolandi, «per un'azienda come Arpa che annovera contestualmente carenza di personale e bilanci economici in sofferenza».
Il segretario regionale chiede alla Regione di pronunciarsi sia sulla mancanza di forza lavoro nel settore del personale viaggiante che sul presunto tentativo di inserire lavoro instabile e precario in aziende di trasporto pubblico per le quali risulta proprietaria.