TERAMO Lo sciopero degli autisti Arpa blocca per otto ore la circolazione degli autobus nel Teramano e pone nuovamente in risalto le criticità contestate da Cgil, Cisl, Cisal ed Ugl, i sindacati organizzatori della protesta che si è tenuta nella giornata di ieri. Ha superato il 90% l'adesione dei lavoratori allo sciopero, svoltosi dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30 e che ha interessato principalmente Teramo e Giulianova, località sedi delle centrali Arpa, oltre che tutti i centri collegati per mezzo degli autobus dell'azienda pubblica delle autolinee abruzzesi. I sindacati, inoltre, hanno fatto visita al prefetto per denunciare i problemi del personale ed i disservizi, per i quali alcuni utenti hanno direttamente incolpato gli autisti. Lo sciopero. La partecipazione alla protesta si è attestata sul 92% a Teramo, mentre ha toccato ben il 99,9% a Giulianova, da dove, in mattinata, è partito un solo autobus; secondo Arpa, però, le percentuali sarebbero leggermente più basse, con l'89% di Teramo e circa il 98% di Giulianova. Dopo il precedente sciopero del 21 agosto (in quell'occasione di sole quattro ore), il personale Arpa ha voluto così ribadire la propria contrarietà al taglio del secondo agente di viaggio sulla tratta Martinsicuro-Giulianova- Teramo-Roma e, più in generale, alle condizioni lavorative dei dipendenti, ritenuti dai sindacati insufficienti nel numero per garantire un adeguato servizio agli utenti. Proprio la carenza di autisti avrebbe costretto l'azienda, alcune settimane fa, a richiamare in servizio i lavoratori in ferie, ed i sindacati ad astenersi dall'effettuare i turni straordinari. Secondo i sindacalisti, Arpa sarebbe stata costretta a chiamare degli autisti di Chieti per svolgere i turni nel Teramano: una situazione che, secondo Cgil, Cisl, Cisal ed Ugl, dimostrerebbe la mancanza di programmazione e lo sperpero di denaro compiuto dall'azienda. I lavoratori si scagliano contro Arpa anche perché, a detta degli aderenti alla protesta, l'azienda avrebbe fatto ricadere le colpe dei disservizi, patiti negli ultimi giorni dagli utenti, proprio sugli autisti. A tal proposito, ieri mattina e durante la scorsa settimana, il personale viaggiante di Arpa è stato attaccato verbalmente da alcuni genitori, infastiditi per il fatto che i rispettivi figli fossero stati lasciati a piedi per mancanza di autobus e di autisti. «Arpa deve smentire l'accusa rivolta ai dipendenti, cosa succederebbe se l'ira degli utenti si tramutasse in attacchi fisici?», dichiara Aurelio D'Eugenio della Cgil, «Arpa non può scaricare le proprie colpe sui lavoratori». L’incontro. Un appello che è stato ripetuto ieri mattina anche in presenza del prefetto di Teramo, Valter Crudo. La riunione tra Crudo ed i rappresentanti dei lavoratori si è tenuta prima dell'inizio dello sciopero. Durante l'incontro il prefetto è stato invitato ad intervenire celermente per far fronte ai disservizi e ai problemi di ordine pubblico generati dalle scelte adottate dall'azienda dei trasporti. Crudo avrebbe dichiarato l'intenzione di fare luce sulla vicenda, segnalando le lamentele sia ad Arpa che alla Regione. Due giorni fa, nel corso di un incontro a Giulianova, l'azienda aveva ascoltato le richieste dei sindacati e si era presa del tempo per decidere sull'eventuale ripristino del bigliettaio sulla tratta Martinsicuro-Roma. Inoltre Arpa aveva sostenuto come, almeno fino a dicembre, avrebbe garantito nuove assunzioni tra il personale viaggiante. Ma i sindacati si apprestano ad effettuare una terza giornata di sciopero nei prossimi giorni, questa volta della durata di 24 ore, qualora le proprie richieste non dovessero venire esaudite.