VASTO Prima il gasolio per far muovere gli autobus, poi, forse gli stipendi. È la drammatica condizione in cui versano i circa 60 dipendenti dell’Autoservizi Cerella di Vasto (Gruppo Arpa Spa), del tutto abbandonati dalla Regione. Ieri i lavoratori della società pubblica di trasporto sono tornati a riunirsi nella sede dell’azienda per fare il punto della situazione sul difficile momento che stanno attraversando. L’incontro era stato convocato proprio dalla dirigenza per espletare la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione attivate da Filt Cgil e Ugl Abruzzo a seguito del mancato pagamento degli stipendi. E l’assenza di un esponente della Regione non è passata inosservata. «Per la Regione il mancato pagamento delle retribuzioni non costituisce evidentemente una priorità» ha commentato Franco Rolandi della Filt-Cgil. Già nel precedente incontro dell’11 settembre, la società Cerella aveva fatto intendere che senza i versamenti dei crediti vantati verso l’ente pubblico, ed ammontanti a 415.000 euro, non era possibile procedere a retribuire il personale; la società ha provveduto infatti solo a pagare l’anticipo dello stipendio di settembre ma mai il saldo dello stesso. «Tutto è causato della mancata corresponsione, nei tempi previsti, dei contributi per CCNL (circa 415 mila euro come da determina regionale n. DE6/32 del 10/9/2013) da parte della Regione Abruzzo» spiega Giuseppe Lupo della Ugl Autofer. Dette risorse al momento non sono ancora arrivate a destinazione e conseguentemente - continua Lupo - l’azienda non è stata in grado di onorare gli impegni che aveva assunto appena due settimana quando affermò che nell’arco di 15 giorni al massimo avrebbe erogato l’intera mensilità ai dipendenti». Inutile le telefonate presso la dirigenza regionale («è in atto un continuo scaricabarile» dicono i sindacalisti). Nell’incontro di ieri la Cerella ha quindi comunicato al personale che per ora i pochi soldi disponibili saranno utilizzati per acquistare il gasolio e non lasciare a piedi studenti, lavoratori e viaggiatori. I sindacati annunciano quindi l’avvio della seconda fase delle procedure di raffreddamento, che prevedono l’intervento del Prefetto, e scriveranno una lettera, con una richiesta di incontro urgente, al governatore Chiodi, all’assessore Morra e alla Direzione regionale dei Trasporti. «In serata è intervenuto a chiarire la vicenda l’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra: «Nei prossimi giorni si procederà al pagamento perché si tratta solo di un ritardo tecnico dovuto a malattie e assenze impreviste nell’ufficio Ragioneria».