PESCARA Binari sepolti sotto cinquanta centimetri di coltre bianca. Con un’abbondante nevicata all’alba di ieri, «Attila» ha mandato in tilt la circolazione sulla linea ferroviaria Sulmona-Avezzano. Sei treni regionali sono stati cancellati per l’intero percorso mentre altri quattro, dopo l’entrata in azione di un locomotore spazzaneve dotato di vomere, sono riusciti ad arrivare a destinazione accumulando però ritardi fino a quaranta minuti. La vera beffa, per i pendolari rimasti a piedi, è stata l’impossibilità di utilizzare servizi di trasporto alternativi: vista l’impraticabilità di molte strade e il conseguente divieto di transito per i veicoli pesanti, non sono state istituite infatti le corse di autobus sostitutivi, come di solito avviene nei frequenti casi di guasti ai treni. La perturbazione «Attila» ha strapazzato anche ieri l’Abruzzo, ma con minore intensità. Le temperature restano rigide, si battono i denti dai monti al mare ma la situazione è migliorata. Sulle autostrade A/24 e A/25 ieri si circolava regolarmente; tra Assergi e Colledara e tra Pescina e Pratola, dove gli accumuli di neve avevano superato i novanta centimetri, sono entrate in funzione le frese. Ancora critica invece la situazione su molte strade dell’interno, anche a causa di alberi e rami caduti sulla carreggiata. Nel Pescarese alcune frazioni di Caramanico sono rimaste isolate nella notte, in due contrade è mancata anche l’elettricità. Nel Teramano la perturbazione «Attila» ha allentato la sua morsa ma restano difficili i collegamenti con Pietracamela. A Chieti, dove la neve ha raggiunto i trenta centimetri, le scuole resteranno chiuse anche oggi. «La messa in sicurezza delle strade di accesso è ancora in corso e i lavori di rimozione della neve risultano rallentati dall'abbondante presenza di ghiaccio - spiega il sindaco Umberto Di Primio -. Persistono ancora notevoli disagi per le auto e anche per i pedoni, a causa della presenza di cumuli di neve sui marciapiedi». Vacanze forzate anche per gli studenti di Lanciano, Filetto e Orsogna, dove i sindaci hanno prorogato di un altro giorno la sospensione delle lezioni. A Sulmona invece le scuole riapriranno - tempo permettendo - sabato. Il sindaco Peppino Ranalli infatti ha deciso di lasciare a casa gli studenti per altri due giorni. Molte frazioni sono ancora isolate. A Fonte d'Amore i residenti sono furiosi e hanno annunciato un esposto in Procura: da loro - dicono - i mezzi spazzaneve non sono mai arrivati, nonostante le numerose richieste di intervento. Le opposizioni in Consiglio comunale cavalcano la protesta: «Il piano neve non ha funzionato - tuonano - ed è inutile che il sindaco si nasconda. Le previsioni meteorologiche erano note a tutti, ma nessuno si è preoccupato di firmare il piano per tempo».
Le abbondanti nevicate hanno causato ingenti danni in campagna. Ettari di vigneto a tendone sono crollati nel Pescarese e nel Teatino. «Le piantagioni viticole non erano preparate al repentino calo di temperatura e non hanno retto al peso della neve per la presenza di fogliame non ancora caduto», spiegano alla Coldiretti. Le zone più colpite, a una prima stima, sono San Valentino in Abruzzo Citeriore, Loreto Aprutino e Città Sant Angelo, in provincia di Pescara, Ripa Teatina e Bucchianico, in quella di Chieti. «L'abbattimento dei vigneti determinerà sia la sostituzione di gran parte delle piante sia il ripristino delle strutture con costi elevatissimi per i produttori - dicono ancora i responsabili della Coldiretti -. Dopo le piogge torrenziali e le esondazioni dei fiumi, a causa delle quali si dovranno ripetere le semine, ora la neve ha colpito uno dei comparti più importanti dell'economia abruzzese, che ha consentito di salvaguardare l'export complessivo della regione. Valuteremo insieme all'assessorato all’agricoltura gli interventi più adeguati per far fronte alla grave situazione dei produttori danneggiati». L’assessore Mauro Febbo dal canto nsuo invita gli operatori agricoli e le organizzazioni di categoria ad aiutare la egione nella ricognizione dei danni. «Chiederò anche ai Comuni di darci una mano - afferma l’assessore -. Abbiamo già avviato le procedura per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito dei forti temporali della scorsa settimana e delle intense nevicate di questi giorni. Ma per poter ottenere questa dichiazione, occorre tutta una serie di passaggi tecnici intermedi».