I lavoratori abruzzesi del settore Tpl (Trasporto pubblico locale), il prossimo 16 dicembre, incroceranno le braccia per 4 ore per protestare contro lo stallo della Riforma del comparto. Inoltre i lavoratori, che scenderanno in pazza a Pescara davanti alla sede della Regione, si asterranno dalle prestazioni straordinarie dall'11 al 16 dicembre. La manifestazione e' stata indetta dai sindacati regionali Fit- Cisl, Uilt- Uil, Faisa- Cisal. I motivi sono stati illustrati,questa mattina, a Pescara, dai segretari regionali dei tre sindacati. Nello specifico, i sindacati attendono dalla Regione risposte concrete sul Piano regionale integrato dei trasporti, sulla costituzione dell'Azienda unica regionale, sulla definizione dei bacini di riferimento dei servizi di Tpl, sulla definizione dei criteri dei "costi standard" e delle modalita' di affidamento dei servizi. "La Regione- ha detto Alessandro Di Naccio, segretario regionale Cisl trasporti - ha deciso di non decidere sulle questioni che noi riteniamo fondamentali, come ad esempio il Piano regionale integrato dei trasporti, il costo standard e i bacini. Per quanto riguarda il discorso delle aziende pubbliche ci preme evidenziare che si sono provvedimenti della Regione che stanno ingessando le aziende. Pensiamo alle lettere che hanno bloccato le assunzioni a tempo determinato, il turn over. Solo per Arpa questo provvedimento ha determinato costi aggiuntivi pari a 600 mila euro. Vogliamo le assunzioni e le trasformazioni dei part time" . I sindacati hanno inoltre evidenziato che le aziende di trasporto hanno maturato, dal 2003 al 2013, nei confronti della Regione, un credito di circa 20 milioni di euro. "Il 22 novembre scorso - ha aggiunto Di Naccio - abbiamo incontrato il presidente dell'Arpa . In quell'occasione ci ha detto che se la Regione non ottempera ai crediti dovuti, probabilmente, si mettono a rischio gli stipendi di dicembre e le tredicesime".
Da parte sua Luciano Lizzi, segretario regionale, Faisa- Cisal, ha spiegato che i lavoratori si asterranno dal lavoro straordinario "per rimarcare la grave situazione. Ogni addetto - ha evidenziato - effettua mensilmente 60 - 80 ore di straordinario. Questo e' gravissimo, considerando che ci sono giovani che potrebbero venire a lavorare ma che invece si vedono preclusa questa strada". "I danni - ha sottolineato Giuseppe Murinni, segretario regionale Uilt-Uil - della mancata attuazione della programmazione dell'attivita' di competenza regionale rispetto in primis alle tre societa' pubbliche, Arpa, Gtm e Sangritana, e poi anche al riordino degli oltre 50 operatori privati, potrebbero mandare in default l'intero sistema dei trasporti regionale. Noi non comprendiamo come mai la Regione Abruzzo si dimostri quasi nemica delle proprie societa'".