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Pescara, 25/11/2024
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Data: 01/12/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Ecco la mappa delle città. I conti sull’addizionale Imu. Da Milano a Napoli, quanto si dovrà pagare entro il 16 gennaio (Guarda la tabella dei comuni interessati)

Manca un mese e mezzo al 16 gennaio 2014, data entro la quale è previsto il pagamento dell’integrazione sull’Imu 2013 per l’abitazione principale nei comuni che hanno stabilito per quest’anno un’aliquota superiore allo 0,4%. La decisione di chiamare alla cassa i contribuenti è contenuta nel decreto che ha abolito la seconda rata dell’Imu per l’abitazione principale varato dal Consiglio dei ministri e pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale.

La notazione cronologica serve per dire che, guardando alla tormentata storia del tributo, c’è ancora tutto il tempo perché le norme cambino, e più di una volta. Di sicuro si sono mossi in questa direzione i sindaci dei comuni interessati spingendo verso l’alto le aliquote dell’addizionale Irpef municipale con una mossa che, anche se dettata dalle necessità delle casse, certo non porta popolarità presso gli elettori e ora si vedono costretti a chiedere un altro obolo ai loro amministrati.
L’intenzione originaria del ministero delle Finanze sarebbe stata, almeno secondo le indiscrezioni filtrate alla vigilia del Consiglio dei ministri, quella di riconoscere il rimborso totale dell’Imu prima casa ai Comuni sulla base delle aliquote decise lo scorso anno mentre chi aveva deciso un incremento per il 2013 avrebbe ricevuto solo la metà della differenza tra quanto chiesto nel 2012 e quanto deliberato per quest’anno: i contribuenti avrebbero ripianato l’altro 50%. L’alto costo dell’operazione e il rischio di contenzioso per la disparità di trattamento tra i Comuni avrebbe consigliato di riconoscere l’equivalente dell’imposta calcolata su base 0,4% e aumentare l’intervento dello Stato dal 50 al 60% sulla differenza.
Per i contribuenti il costo dell’integrazione spesso sarà di entità limitata, ma bisognerebbe anche mettere nel conto il costo per la consulenza spesso necessaria, soprattutto se i comuni non manderanno bollettini precompilati con gli importi. E il tempo necessario per svolgere l’operazione.

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