Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/11/2024
Visitatore n. 740.949



Data: 02/12/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Caos Imu. In ottanta comuni abruzzesi si pagherà anche sulla prima casa. I contribuenti dovranno versare entro metà gennaio il 40% della differenza tra l’aliquota base e l’aumento deciso dagli enti locali (L'elenco dei comuni abruzzesi nei quali si pagherà l'Imu sulla prima casa)

PESCARA Sono 83 i comuni abruzzesi che saranno costretti a chiedere ai propri residenti di versare la mini-Imu per la prima casa (in Italia sono 2.375). Si tratta di quei comuni che nel corso del 2012 o del 2013 (i sindaci avevano tempo fino a ieri per modificare l’aliquota e fino al 5 dicembre per pubblicare le relative delibere) hanno aumentato il prelievo minimo del 4 per mille previsto dal governo. Secondo la manovra di stabilità del governo, una parte dell'Imu destinata alle casse dei comuni che hanno alzato l'aliquota oltre ai livelli standard sarà versata dai contribuenti a metà gennaio. L’altra parte viene ristorata dallo Stato attraverso altre manovre. Nel dettaglio, nei Comuni che hanno aumentato l'aliquota dell'Imu oltre il valore base deciso dallo Stato, i contribuenti possessori di prima casa dovranno versare entro il 16 gennaio un ammontare pari al 40% della differenza tra quanto previsto dallo Stato e l'incremento fissato dai municipi. La parte residua del mancato gettito calcolato sulla base delle aliquote 2013 viene compensata dalla Stato erogando un contributo complessivo di 348,5 milioni di euro. Sarà un decreto ministeriale da emanare entro il 28 febbraio 2014, sentita la conferenza Stato-Città e autonomie locali, a stabilire a conguaglio il contributo da assegnare a ciascun Comune sulla base di una metodologia concordata con l'Anci, l’associazione nazionale dei comuni. Nel caso in cui a un Comune dovessero essere assegnate risorse superiori a quelle effettivamente risultanti applicando aliquote e detrazioni decise per il 2013, l'amministrazione dovrà comunque utilizzare l'eccedenza per alleggerire il carico fiscale sugli stessi immobili per l'anno 2014. Come si calcola. La base del calcolo è il valore catastale dell’immobile, pari alla rendita catastale rivalutato del 5% e moltiplicato per 160. Se per esempio il valore catastale è di 500 euro, con la rivalutazione il 4 per mille frutterebbe una Imu di 336 euro cui vanno sottratti 200 euro, più 50 euro per ogni figlio convivente. In caso di coppia senza figli l’Imu standard al 4 per mille sarebbe di 123 euro. Se il comune ha aumentato la Imu al 5 per mille questa crescerebbe con la detrazione standard a 220 euro. Il contribuente è chiamato a pagare il 40% della differenza tra 220 e 123 euro (84 euro), pari a 33,6 euro. In Abruzzo la Provincia con il maggior numero di Comuni che ricorreranno alla mini-Imu è Chieti. Tra i capoluoghi di provincia solo Teramo ha aumentato l’aliquota dal 4 per mille al 4,60 per mille e quindi dovrà applicare il prelievo.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it