TERAMO E' pesante la situazione in provincia di Teramo per la nuova ondata di maltempo. Stavolta alcuni hanno dovuto abbandonare le proprie case perché troppo vicine ai fiumi in piena. A Martinsicuro in cento sono stati evacuati a scopo precauzionale dal sindaco e alloggiati nel palasport. Evacuata, invece, per frana una famiglia a Case Marano di Cermignano. Il sindaco di Colonnella ha preallertato, per un'eventuale evacuazione, circa 150 abitanti, si tratta di 40 famiglie, che vivono in contrada San Giovanni e San Nicola. Analogo provvedimento anche per gli abitanti di Molino San Nicola di Bellante (800 persone) dove a far temere è l'erosione delle sponde del fiume Tordino.
Ieri mattina un'autovettura con due persone a bordo è rimasta intrappolata nel sottopasso di via Mantova a Giulianova. Col cellulare gli occupanti sono riusciti a dare l'allarme. A Sodere di Canzano, invece, 15 bambini di un asilo nido sono stati fatti uscire dalla scuola. Chiuse per allagamento anche altre tre scuole nei Comuni di Teramo, Roseto e l'elementare di Borgo Santa Maria. Oltre a Valle Cupa di Colonnella dove sempre ieri diverse persone sono rimaste intrappolate nelle aziende da fango ed acqua, interventi si sono registrati durante l'intera giornata pure in abitazioni isolate e difficilmente raggiungibili nell'entroterra dove vivono persone anziane e con difficoltà fisiche. In un caso è stato soccorso un malato di Alzhaimer.
«Questa è un'emergenza nazionale - sottolinea il presidente della Provincia, Valter Catarra - il Governo non può far finta di nulla, abbiamo bisogno di un Piano straordinario e pluriennale per la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio. I soldi che spendiamo in somma urgenza scivolano via con le piogge: continuare a intervenire in questo modo significa buttare risorse dalla finestra e non ce lo possiamo più permettere».
Ancora una volta Valle Castellana è isolata con la Sp 49 interrotta. L'assessore alla Viabilità della Provincia, Elicio Romandini, raccomanda di non mettersi in viaggio lungo le arterie stradali molte delle quali sono interessate da frane e smottamenti. A Giulianova in serata a causa di una discarica abusiva, cumuli di rifiuti depositati da ignoti in via Cavoni hanno determinato l'occlusione del canale di scolo delle acque, che hanno tracimato dalla collina verso la statale adriatica, miste a fango, interessando alcune aziende della zona. In contrada Isola di Colonnella il Mercatone Uno, su sollecitazione del sindaco, ieri mattina ha chiuso i battenti alle 10. L'area era allagata. I dipendenti dell'Adriatica Legnami, sulla fondovalle del Tronto sempre a Colonnella sono rimasti «sequestrati». Dall'azienda si poteva uscire solo in barca e per soccorrere i dipendenti il sindaco, Leandro Pollastrelli, ha chiesto un mezzo anfibio. Danni per milioni alle imprese. Allagata anche contrada San Giovanni, che sorge proprio lungo il Tronto.
In Val Vibrata, chiuso lo svincolo per lavori sull'A14, già in mattinata, in uscita in direzione nord e in entrata verso la stessa direzione. Fango e detriti hanno coperto il Lotto Zero provenienti dalla collina della Specola.