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Pescara, 25/11/2024
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Data: 03/12/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, tutti i paletti di Poste. Sarmi interverrà solo dopo la conclusione della manovra finanziaria

ROMA «L’intervento di Poste potrà avvenire solo in presenza della sottoscrizione totale dell’aumento di capitale, nonchè della conferma delle attuali linee di credito e delle ulteriori esigenze finanziarie a supporto del piano industriale». Nella relazione all’assemblea delle Poste del 20 novembre che ha integrato l’art 4 dello statuto, Massimo Sarmi ha dettato le condizioni per intervenire in Alitalia, attraverso la copertura di una garanzia fino a 75 milioni, sul presupposto che i soci e le banche versino 225 milioni. La posizione di Sarmi riflette quella del Mef rappresentata da Olga Cuccurullo. Ma Unicredit e Intesa Sanpaolo, disponibili a garantire fino a 100 milioni (86,5 milioni già immessi) si sono impegnati, inoltre, a concedere 200 milioni di nuova finanza, a patto però che l’intera ricapitalizzazione sia andata in porto: questo significa che Poste abbia dato i suoi 75 milioni. C’è da conciliare quindi, le posizioni degli istituti e della società di Sarmi. Per trovare una soluzione anche su questo punto, oggi sarebbe in programma un nuovo incontro tecnico fra le parti che affronteranno il tema della governance e faranno il punto sulla ricapitalizzazione. Incassati 173 milioni, ci sono prenotazioni che dovrebbero coprire il fabbisogno: Roberto Colaninno (7,1%) che ha già versato 13 dei 21,3 milioni spettanti, ha fatto sapere di voler incrementare la sua quota attorno al 10%.
NEL 2016 RITORNO ALL’UTILE
Ma dalle carte dell’assise svoltasi davanti al notaio Pierluigi Ambrosone e durata tre ore e 14 minuti, vengono a galla altre novità. Bankitalia ha dato l’ok alle modifiche di statuto perchè «non hanno impatto sull’attività di Bancoposta». Poste dovrebbe avere una quota del 18-22%: «le sinergie industriali e commerciali - sono le parole dell’ad - sono state quantificate come margini in circa 70 milioni in tre anni (di cui 28 su Poste)». Dal punto di vista industriale gli aerei di Mistral verrebbero utilizzati per i pellegrinaggi, Poste svolgerebbe l’attività commerciale e di direct marketing di Alitalia e ci sarebbe una condivisione delle piattaforme informatiche e di data center». Secondo Sarmi per Alitalia ci sarebbe «il raggiungimento di un sostanziale pareggio del margine operativo dal 2014 e un ritorno all’utile netto nel 2016». «Siamo concentrati sulla finalizzazione dell'aumento di capitale» ha detto Federico Ghizzoni, «Alitalia è alla ricerca di un partner, eventualmente in alternativa ad Air France».

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