PESCARA Sono già pubblicati sui siti Internet delle amministrazioni comunali i moduli per chiedere i rimborsi per i danni legati all’alluvione che ha tenuto sotto scacco l’Abruzzo per 48 ore. A partire dalle auto sommerse in strada e nei condomini. «Le normali polizze rc auto», spiega un assicuratore, «non coprono anche i danni legati agli eventi atmosferici, dalla grandine alle alluvioni». È lo Stato, per il tramite degli enti locali, a rimborsare i danni per le calamità naturali. Il primo passo è fare delle fotografie ai danni subiti e conservarle. A seguire, indispensabili sono le relazioni delle forze dell’ordine intervenute, solitamente i verbali dei vigili del fuoco. Poi, è necessario compilare i danni, allegare le immagini e restituirle al Comune di residenza. Consegnati i documenti, comincia la fase dell’attesa: potrebbero volerci anni per ottenere i rimborsi. Chi ha una polizza assicurativa contro gli eventi naturali, deve farsi risarcire dalla propria compagnia e non può fare richiesta per il contributo per le calamità naturali. «Se, invece, per un sinistro si ravvede una responsabilità dell’ente locale, per esempio un pericolo non segnalato come un sottopasso allagato, è possibile fare una causa civile per i danni subiti», spiega l’assicuratore. Che fa una riflessione sulle imprese esposte al rischio alluvione: «Ormai gli eventi atmosferici si ripetono con frequenza e per questo i prezzi delle polizze sono aumentati. Inoltre, spesso le polizze non vengono concesse a tali imprese considerate pericolose perché altrimenti, per una compagnia, sarebbe come andare a cercarsi un danno certo. Infine, se le polizze sono concesse, le franchigie diventano elevatissime: la parte di danni che resta a carico dei clienti è sempre più elevata. Insomma, le compagnie assicurative, che sono aziende e non enti di solidarietà, cercano di tutelarsi. In un anno, per l’ipotesi del sovraccarico di neve, Pescara e Montesilvano da zona 1 al pari di località siciliane e sono diventate zona 2». Nella sede Confartigianato di Pescara, in via Marco Polo 40 (085.61354-63889) è a disposizione la modulistica per i danni subiti dalle imprese. Il presidente di Confartigianato, Luca Di Tecco, auspica che, accertato l’ammontare dei danni, «sia organizzato un tavolo di concertazione, in cui ci si possa al più presto confrontare con le istituzioni per indirizzare fondi pubblici urgenti alle imprese colpite».