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Pescara, 25/11/2024
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03/01/2014
Il Tempo d'Abruzzo
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Pedaggi d’oro, meglio attaccarsi al bus. Capitale più lontana, ma i costi autostradali non influiranno sulle tratte. L'Assessore Morra: «È una scelta del Ministero. Siamo completamente estranei. Confermo che non ci saranno aumenti per chi utilizza i mezzi pubblici» |
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Proteste per gli aumenti. Il Pd chiama Renzi: intervenga in Parlamento
PESCARA «È una scelta del Ministero, da tempo chiediamo di interlocuire e intervenire ma non possiamo. Siamo completamente estranei. L’aumento delle tariffe è l’ulteriore sveltina del Governo delle larghe intese che ha fatto agli abruzzesi il regalo di capodanno». L’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, è categorico nel giudicare la mazzata del caro autostrade. La notizia positiva per chi utilizza i mezzi pubblici è che questi aumenti non si rpercuoteranno sulle tariffe dei mezzi pubblici. «No i biglietti non aumenteranno - ha detto ancora Morra - è già successo in passato che di fronte a rincari di carburante e pedaggi non ci fossero ripercussioni sull’utenza».
E Morra evidenzia anche che con il clima di concorrenza sulle linee commerciali c’è una corsa al ribasso e che con alcune aziende, comprando in anticipo online, si risparmia ulteriormente. «Confermo che non ci saranno aumenti - ha aggiunto Morra - sono linee commerciali, abbiamo fatto piano di riprogrammazione presentato al Governo dove non ci sono aumenti. Assistiamo ancora una volta a un fatto gravissimo, la Regione ha avuto una posizione forte e chiara per non aumentare il costo dei pedaggi». Ecco quindi che diventa alternativa importante l’utilizzo del bus. «Il servizio su gomma è efficiente, su rotaia conosciamo le criticità che ci sono sulla tratta Pescara Roma. Il Governo non ha mai svincolato somme per migliorare le infrastrutture. Nell’ottica di ua domanda crescente con il connubio pubblico privato si può solo migliorare. Il trasporto commerciale a media percorrenza sta avendo aumento richiesta», ha concluso Morra che ha sottolineato l’importanza dei lavori che Starad dei Parchi sta facendo sulle complanari di Roma. «Motivo di speranza è che il lavoro delle complanari sta andando avanti. Se riescono a chiuderlo prima della fine 2014 miglioreranno i rapporti tra l’Abruzzo e la Capitale. Un segnale positivo è stato avvertito poche sere fa quando il pullman da Roma a Teramo ha impiegato solo un’ora e mezza mantendendo velocità di crociera grazie alla strada libera».
A sottolineare la domanda crescente è Agostino Ballone, presidente del Gruppo Baltour, concorde nel criticare l’aumento dei pedaggi. «Sono aumenti pesanti e sproporzionati - ha esordito Ballone - rispetto alla media nazionale. Aumenti che si aggiungono a quelli degli ultimi tre - quattro anni, aumenti sempre dello stesso tenore. Alla fine il pedaggio è quasi raddoppiato». Non ci saranno aumenti dei biglietti di viaggio. «Non è automatico il ribaltamento degli aumenti sulle tariffe - ha continuato il patron di Baltour - studieremo invece ipotesio di riassorbimento degli aumenti dentro le tariffe. Adesso si scopre ancor più che viaggare con il bus conviene. Confidiamo in un aumento dell’utenza che sceglierà la proposta più conveniente per riassorbire i maggiori costi. E se l’aumento sarà consistente potrebbe anche esserci un ulteriore potenziamento del servizio».
La polemica divampa. «In un Abruzzo ancora scosso dalle drammatiche conseguenze del sisma del 2009, che ancora si manifestano profondamente sulla vita sociale ed economica della nostra regione - afferma in una nota Confcommercio - ci saremmo quasi aspettati non solo il blocco degli aumenti, ma addirittura una riduzione degli stessi, sia a fronte della grave situazione sopra evidenziata, sia in considerazione dei disservizi che giornalmente si incontrano proprio su A24 e A25, dove cantieri e manutenzioni sono presenti costantemente, con i relativi negativi riflessi sulla scorrevolezza del flusso veicolare».
E il segretario provinciale del Pd dell’Aquila, Mario Mazzetti, ha scritto una nota al neo segretario nazionale Matteo Renzi affinché il Pd avvii con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi autostradali e proponga un interrogazione parlamentare al fine di conoscere le motivazioni dei rincari e tutti gli investimenti compiuti dalle società di gestione necessari a giustificare gli aumenti che da ieri sono in vigore. «L’aumento delle tariffe autostradali è inaccettabile - ha dichiarato Mazzetti - questi rincari vanno a colpire le imprese del settore autotrasporto che già da anni versano in condizione di grande difficoltà mettendo a rischio il futuro di centinaia di lavoratori, inoltre grava su cittadini pendolari che si spostano giornalmente per motivi di lavoro o di studio e che già subiscono quotidianamente gli effetti della crisi, determinando pesantissime ricadute sullo stile di vita delle famiglie e sull'intera economia». Conclude Mazzetti: «Organizzeremo quante iniziative possibili e procedure atte ad attivare tutte le forze sociali, politiche, sindacali,amministrative, di categoria per unirsi e sostenere insieme la battaglia contro questo nuovo scandaloso aumento dei pedaggi autostradali».
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