ROMA Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi coglie «con positività» il metodo sulla riforma della legge elettorale proposto dal segretario del Pd Matteo Renzi ma chiede con forza che si voti per le politiche a maggio assieme alle elezioni europee. Ieri Renzi ha messo sul tavolo tre modelli sui quali si è detto disponibile ad un accordo: quello spagnolo (collegi piccoli) corretto; legge Mattarella rivisitata; doppio turno di coalizione come già accade per i sindaci.
Per Berlusconi è positiva sia «la possibilità di incontri e consultazioni bilaterali, sia il fatto che Renzi abbia messo sul tavolo diverse ipotesi, tra le quali c'è certamente una soluzione ragionevole, utile a garantire governabilità piena, un limpido bipolarismo e chiarezza di scelta per gli elettori». Il leader di Forza Italia, come detto, coglie l'occasione, «per anticipare che, rispetto alle scadenze elettorali che già sono in agenda (e cioè le elezioni europee, e una consistente tornata amministrativa), la nostra posizione è chiara: serve un election day per garantire una alta partecipazione e un notevole risparmio di spese per lo Stato».
Intanto Berlusconi lavora alla riorganizzazione del partito. Un processo la cui dead line è stata fissata per il 26 gennaio, giorno in cui si terrà la convention di Forza Italia, i cosiddetti ”stati generali” del partito in cui Silvio Berlusconi ha intenzione di presentare ufficialmente la sua squadra. L'ex premier quindi, passato il capodanno ad Arcore, si è rimesso al lavoro per definire gli organigrammi.
La riorganizzazione però resta ancora in alto mare. Al di là infatti di 7 coordinatori regionali, tra cui spiccano i nomi di Mariastella Gelmini in Lombardia e di Claudio Fazzone nel Lazio, il resto della struttura sia locale che nazionale rimane ancora nella nebbia. L'ex capo del governo ne ha discusso con Denis Verdini, responsabile dell’organizzazione di Forza Italia ma, a parte una panoramica su tutte le Regioni, per il resto delle nomine c'è ancora da attendere (si parla della possibile nomina di Vincenzo Gibino in Sicilia mentre per la Calabria sembrerebbero in corsa Antonino Foti e Giuseppe Galati).
In confronto entrerà nel vivo dopo l'Epifania quando l'ex capo del governo tornerà a Roma. Oltre agli incarichi regionali infatti, Berlusconi dovrà definire il comitato di presidenza del partito. Raccontano che l'ex capo del governo non abbia nascosto i malumori ed il suo scetticismo di fronte all'assenza di volti nuovi da inserire nell'organigramma.
Il Cavaliere continua ad insistere nella ricerca di innesti nuovi per il vertice Forza Italia. Una strategia però che su cui i dirigenti più importanti della formazione politica nelle scorse settimane hanno espresso più di qualche riserva. Berlusconi però rimane convinto della necessità di trovare dei nomi nuovi da poter usare specialmente nel caso di elezioni politiche: «Vedrete che alla fine Renzi non terrà a lungo in vita il governo», continua ad essere l'auspicio del Cavaliere.