L’AQUILA Continuano le prese di posizione contro gli aumenti dei pedaggi autostradali in vigore dal 1° gennaio. La Confcommercio l’Aquila ha scritto al governatore Gianni Chiodi perché intervenga sul governo. «Dai dati diffusi nei giorni scorsi», scrivono Roberto Donatelli e Celso Cioni «appare evidente che l’onere a carico di chi usufruisce dei collegamenti autostradali nella nostra Regione è tra i più alti d’Italia, un onere intollerabile per il “Sistema Abruzzo” che accusa più pesantemente di altri territori gli effetti dell’attuale crisi economica con un grave indebolimento del suo tessuto economico e produttivo. Aumenti di tali proporzioni», dice la Confcommercio, «sono un vero colpo per la nostra economia, poiché incidono negativamente sulla competitività delle nostre imprese abruzzesi; in particolare taluni territori più pesantemente, come quello del comprensorio di Carsoli, che ha rapporti quotidiani intensi con l’area metropolitana di Roma». L’associazione chiede al governatore, ma anche al sistema camerale abruzzese «di intervenire nel merito, anche attraverso la costituzione di un’unità operativa di tecnici in grado di monitorare costantemente la congruità dei costi dei pedaggi in relazione ai chilometri percorsi ed ai servizi offerti, al fine di evitare in futuro rincari ingiustificati». In caso contrario l’associazione promette «eclatanti iniziative di protesta utilizzando le migliaia di vetrine di commercianti associati». Si schiera contro gli aumenti il presidente di Confartigianato Abruzzo Angelo Taffo: «L'aumento dei pedaggi autostradali è una vergogna, un modo per inveire ancora di più sulla nostra già debole economia in una regione dove il problema del lavoro è il vero problema e dove moltissimi cittadini sono costretti a fare i pendolari per guadagnarsi il pane quotidiano». Un aumento, quello dei pedaggi, dice Confartigianato che «si aggiunge ad una raffica di rincari che i cittadini non possono più sopportare. Chiederemo al più presto un incontro con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi», conclude Taffo «perché il cambiamento tanto invocato dai cittadini è sempre più lontano e si continua a prendere soldi dalle tasche della povera gente, che ormai è allo stremo». Da Avezzano il segretario Provinciale del Pd, Mario Mazzetti, ha scritto al neo segretario nazionale Matteo Renzi affinché il Pd «avvii con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi autostradali e proponga una interrogazione parlamentare al fine di conoscere le motivazioni dei rincari e tutti gli investimenti compiuti dalle società di gestione necessari a giustificare gli aumenti che da ieri sono in vigore. L’aumento delle tariffe autostradali è inaccettabile», dichiara Mazzetti.