PESCARA «Le spese vere sono 2,3? Devi fare 4 perché a me deve venire questo». A parlare così, registrato dall’imprenditore che poi l’ha denunciato, è l’ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, 53 anni del Pdl, agli arresti domiciliari dal 12 novembre scorso nella sua casa di Montazzoli con le accuse di concussione, truffa e peculato nell’inchiesta su presunte tangenti per le manifestazioni. La registrazione segna un altro capitolo dell’indagine della forestale: il file è del 7 marzo 2012 quando il giovane imprenditore dello spettacolo Andrea Mascitti si presenta nell’ufficio di De Fanis con il preventivo per l’organizzazione del premio Mario Nascimbene per le colonne sonore dei film. All’incontro partecipa anche l’allora segretaria di De Fanis, Lucia Zingariello, finita nell’inchiesta con le stesse accuse dell’ex assessore e attualmente all’obbligo di dimora a Guardiagrele. La registrazione è stata fatta proprio da Mascitti e consegnata agli investigatori: da qui, il file audio è finito agli atti dell’inchiesta. Secondo l’accusa, la registrazione dimostrerebbe come De Fanis gonfiava i preventivi per ottenere un tornaconto. La registrazione, pubblicata sul sito del Centro e di Repubblica, si apre con De Fanis che elenca le spese contenute nel preventivo. A un certo punto, il conteggio si ferma alla cifra di 21.710 euro: «Facciamo 22», suggerisce De Fanis che poi consiglia all’imprenditore: «Tu fai per 30, poi mi regolo io». Mascitti annuisce e dice «ok». Quando la discussione sembra finita, De Fanis riprende la parola e annuncia la «seconda fase». È in questo passaggio che si parla di «spese vere»: «Rifai tutto e fai per 4 perché a me deve venire questo», dice De Fanis a Mascitti. Secondo gli inquirenti, sarebbe il prezzo della tangente. Il dialogo continua e Mascitti dice che non ha caricato il preventivo con una cifra per se stesso: «Allora, io qua per me non ci ho messo niente perché praticamente... già l’appoggio». Interviene la Zingariello con un consiglio all’imprenditore: «Metticelo». E De Fanis conclude: «Tu fai quattro e poi vediamo, va bene?». Il 30 dicembre scorso, De Fanis è stato interrogato per la seconda volta dal pm Giuseppe Bellelli: durante l’interrogatorio, durato due ore, De Fanis ha rinnegato ancora le accuse. «De Fanis non ha mai chiesto o preso dazioni, né hai mai tratto vantaggi personali», ha detto il legale Domenico Frattura. L’inchiesta per presunte tangenti nella cultura è nata dalla denuncia di Mascitti che ha raccontato alla forestale di aver ricevuto una richiesta di denaro dall’ex assessore per ricevere finanziamenti per organizzare il premio. Nell’inchiesta, che ha fatto luce su una gestione reputata poco trasparente dei fondi alla cultura, sono finite altre due persone, la responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo Rosa Giammarco e il rappresentante legale dell’associazione Abruzzo Antico