Sette punti su dieci. Il sindaco Maurizio Brucchi traccia un bilancio delle attività di fine anno ma anche di fine mandato, riprendendo, ad uno ad uno i «dieci punti per non fermarsi» che hanno caratterizzato il suo programma elettorale: gli obiettivi non centrati sono il nuovo Teatro comunale, la cui realizzazione è stata resa impossibile in seguito al fallimento del project financing, il polo scolastico, un progetto che ha risentito della crisi economica, con la difficoltà, da parte dei privati, di investire nel settore, e il recupero dell’ex Manicomio, un’ operazione che non dipendeva esclusivamente dal Comune. Il sindaco però afferma di non aver perso le speranze, e annuncia che presto verrà indicata la nuova ubicazione del Teatro, che sarà realizzato con fondi comunali e che per il Polo scolastico è già pronto il progetto preliminare. Più complesso il recupero dell’ex Manicomio, in cui sono coinvolte anche altre istituzioni, tra cui anche la Asl. Tra gli obiettivi centrati, il sindaco cita la riduzione del traffico, possibile grazie alle rotonde che hanno sostituito i semafori, ma anche grazie all’apertura del Lotto zero. «Dicono che vogliamo appropriarci di un’opera dell’Anas – sottolinea Brucchi – ma io ci ho sempre messo la faccia, organizzando un tavolo permanente di lavoro e prendendomi onori e oneri, come è avvenuto anche nel caso del ponte Vezzola». Brucchi va fiero anche dei risultati in campo culturale, come l’apertura dell’Arca e della sala ipogea più piccola, i lavori per il recupero funzionale del Teatro romano e le oltre 60 mila presenze totalizzate dalle mostre organizzate quest’anno. «Abbiamo rivolto particolare attenzione a scuola e sociale, con interventi in favore degli edifici scolastici, per la messa in sicurezza delle strutture e per la rimozione dell’amianto, anche nel campo del welfare abbiamo fatto molto: nonostante le gravi difficoltà economiche abbiamo speso 2,2 milioni di euro, che per un Comune come il nostro non sono pochi», puntualizza il sindaco. Tra i traguardi raggiunti anche l’informatizzazione, che semplifica il rapporto tra cittadini e amministrazione e permette di ridurre tempi e spesa per l’utente. In materia di rifiuti, Brucchi torna a sottolineare l’importanza del progetto del Centro riciclo Teramo, sul modello di Vedelago e della riapertura dell’impianto del Cirsu, due elementi che dovrebbero contribuire ad abbassare le tariffe. Ma proprio ieri mattina, mentre Brucchi teneva la conferenza stampa di bilancio insieme alla sua Giunta, è andata in scena la protesta degli ex operai Sogesa, in cassa integrazione da tre anni, che hanno bloccato un camion proveniente dalla provincia dell’Aquila, chiedendo di conoscere il contenuto dei mezzi, che scaricherebbero nell’impianto non solo il materiale differenziato, come previsto dall’accordo tra il Consorzio Stabile Ambiente dell’Aquila e Cirsu, ma anche l’indifferenziato, che va trattato nel trituratore e poi smaltito in discarica. Sono stati chiamati anche i carabinieri.