«Il 2014 sarà un anno nel quale le passerelle e le promesse dei politici non basteranno più» scrive Umberto Trasatti, segretario provinciale della Cgil: «Sarà un anno nel quale la città e il territorio dovranno tornare a mobilitarsi per difendere i propri diritti e il proprio futuro, un anno molto diverso dal 2013, quando la ricostruzione pesante è partita con grande ritardo e senza quella certezza di risorse e costanza nell’erogazione di cui questo territorio ha diritto». Trassati ritiene che la mobilitazione dovrà interessare anche la giunta regionale, «che ancora una volta ha brillato sia per la sua assenza nel confronto sulla ricostruzione con il governo e il Parlamento, sia perché le ultime leggi regionali (finanziaria e bilancio) non fanno nessun riferimento ai territori colpiti dal sisma». Il segretario provinciale della Cgil attacca la giunta regionale colpevole di non aver ancora capito «che la ricostruzione di 57 comuni nel cratere (in tre province) e gli interventi in altri 100 comuni fuori dal cratere rappresentano per l’Abruzzo la più grande occasione dei prossimi anni, forse non l’unica ma certamente quella che è in grado di tirare fuori la regione da una crisi drammatica». «Quanto è accaduto con l’ultima legge di stabilità, che nel 2014 non ha assegnato nuovi fondi per la ricostruzione, non può passare sotto silenzio» conclude Trasatti.