L’AQUILA Ex senatrice aquilana di Forza Italia diventa azionista del quotidiano l’Unità, fondato da Antonio Gramsci nel 1924, già organo del Partito comunista italiano e poi di Pds e Ds, e scoppia la bufera. La redazione non vuole che della proprietà faccia parte la professoressa e avvocatessa Maria Claudia Ioannucci, originaria di Pizzoli e senatrice di Forza Italia dal 2001 al 2006. Il caso della Ioannucci – che manca dalla scena pubblica aquilana ormai da qualche anno, visto che vive e opera a Roma – tiene banco ormai da giorni sia sulle colonne dell’Unità sia su quelle del Fatto quotidiano. L’ex senatrice ha acquisito, di recente, attraverso la Pei srl, il 13,98% di azioni della Nie (Nuova iniziativa editoriale), la società editrice del giornale. I giornalisti sono insorti contro l’operazione. L’assemblea dei redattori dell’Unità ha affidato al comitato di redazione un pacchetto di cinque giorni di sciopero se non si troverà una soluzione. Secondo il cdr di quel giornale, infatti, «è inconciliabile con la storia e le battaglie della testata la presenza nell’azionariato di Claudia Ioannucci, ex senatrice di Forza Italia la cui vicinanza personale e professionale con Lavitola ha provocato danni al giornale». Si tratta di Valter Lavitola, arrestato nel 2012 e condannato nel marzo 2013 per tentata estorsione ai danni di Berlusconi. La Ioannucci, che ai pm di Napoli dichiarò: «Lavitola è divenuto, oltre che mio cliente, uno dei miei più cari amici» minaccia querele a destra e a sinistra. E stavolta non in senso politico.