PESCARA «Bilancio falso? Le bugie di Chiodi? Sento troppi termini inopportuni. Sono esterrefatto». Il presidente Gianni Chiodi ribatte punto su punto le contestazioni dell'opposizione sull'approvazione il 31 dicembre scorso del Bilancio 2014. «Ho sentito accuse becere, volgari, anche gravi da un punto di vista etico» ha spiegato al fianco dell'assessore al Bilancio Carlo Masci, «gli artefici del disastro che accusano noi, che invece abbiamo pareggiato i conti. Ma per fortuna non è più il tempo degli improvvisatori e dei demagoghi. Ora» insiste Chiodi «vorrei dire che grazie al nostro lavoro, chiunque dovesse governare l'Abruzzo nel futuro, può ripartire da un dato certo: si possono diminuire le tasse e il debito». «Rispetto al 2008» ha proseguito Chiodi «la situazione è migliorata, quel bilancio era disastroso. Avevamo debiti per 4 miliardi, e li abbiamo portati a 3 miliardi. Insomma, diciamo che è finita l'epoca dei saccheggi, delle distrazioni dal fondo sanitario, cioè è finita l'epoca delle esigenze clientelari, ed è la prima volta che succede. Abbiamo chiuso un bilancio con le risorse dei cittadini e non ci siamo indebitati». Da un lato la rivendicazione del lavoro fatto, dall'altro anche le frecciate all'opposizione: «Credo che negli ultimi 20 anni non ci sia stata consapevolezza della classe politica, e nella precedente gestione, cioè quando governava il centrosinistra forse non capivano bene la loro irresponsabiltà. Ci accusano di non avere un bilancio in equilibrio? E ci mancherebbe che non lo sapessimo» prosegue «lo sappiamo bene. Curioso che alla Corte dei Conti non siano stati inviati i bilanci degli anni passati, dico io», aggiunge riferendosi alla minaccia del Pd di portare il bilancio ai giudici contabili. Chiodi denuncia anche il tentativo di «avvelenare la campagna elettorale regionale in arrivo». E fa annuncia che le elezioni regionali abruzzesi si svolgeranno in un'unica giornata il prossimo 25 maggio, in occasione dell'election day con Europee e Amministrative. Il decreto di convocazione delle consultazioni, sarà firmato da Chiodi, entro la metà del mese. Il governatore uscente e il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, hanno già incontrato il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, il magistrato Stefano Schirò, così come indica la legge. «Schirò ha condiviso la nostra impostazione», ha spiegato Chiodi.