ABRUZZO. Per ora sono forti a tratti veementi le reazioni agli aumenti tariffari dei pedaggi della Autostrada dei Parchi, ancora una volta un aumento record per l’Abruzzo rispetto al resto d’Italia.
Ma la società ha spiegato con la promessa di molti investimenti futuri.
Per l’altro progetto del gruppo Toto, quello della mega cava di Bussi, sul piede di guerra ci sono gli ambientalisti e gli esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno presentato una serie di osservazioni contro il progetto da realizzare alle spalle del polo Chimico ma a due passi dalle sorgenti che vengono utilizzate dall’acquedotto pubblico che rifornisce i comuni della Val Pescara.
«Al peggio non c’è mai fine», dice Gianluca Vacca deputato M5S, «basta, basta, basta! I cittadini non ce la fanno più a sopportare questa classe politica al servizio delle lobby e degli amici imprenditori, che mettono continuamente a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini per favorire gli interessi dei soliti noti potenti. Il progetto della megacava è una follia che metterebbe fortemente a rischio l'approvvigionamento idrico di un terzo dell'Abruzzo, lo stesso già devastato dalla discarica di Bussi. Inquietante è anche la notizia di sondaggi già effettuati nel 2009: con quale procedura? Con quali autorizzazioni e iter amministrativi? L'impressione è che si stia svendendo il nostro territorio agli imprenditori amici dei politici e alle grandi lobby, compromettendo un sviluppo lungimirante della nostra regione: come ad esempio a Bussi, dove la bonifica deve ancora partire nonostante siano stati stanziati già da 3 anni 50 milioni di euro, semplicemente per favorire l'ennesimo progetto di Toto, il cementificio. Questa classe politica e imprenditoriale che ha portato l'Italia alla rovina sa parlare solo di cemento, inquinamento, cave, devastazione e niente altro».
Per questo i deputati del M5S Vacca, Colletti e del Grosso hanno presentato le osservazioni al progetto riproponendo le perplessità già sollevate dal Forum acqua nei giorni scorsi.
AUMENTO PEDAGGI INTERROGAZIONE DI PEZZOPANE
«Siamo alle solite. Ogni anno nuovo le società che gestiscono le autostrade brindano con un bell'aumento dei pedaggi. E come tradizione vuole, anche quest'anno, i rincari delle australe abruzzesi sono i piú alti».
Ė quanto dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi un'interrogazione parlamentare sul caro pedaggi.
Per quale ragione, si legge nell'interrogazione, i decreti Lupi e Saccomanni, con cui si dà il via libera al rincaro delle tariffe, consentono aumenti diversificati e per quale motivo, rispetto ad una media nazionale del 3,9%, in Abruzzo si è raggiunto il picco dell'8%.
«Mi chiedo se il ministro Lupi abbia mai viaggiato sulle autostrade abruzzesi-commenta la senatrice- Se lo avesse fatto, probabilmente si sarebbe accorto che le tariffe erano giá abbastanza salate, rispetto ai servizi offerti e non avrebbe concesso, insieme a Saccomanni, un aumento così elevato. Dal 1 gennaio i rincari sono scattati in tutta Italia, ma in Abruzzo la stangata dell'Autostrada dei parchi é stata dell'8%. L'aumento piú alto in percentuale, su una delle tratte piú costose e meno servite. Se davvero la spiegazione per tariffe così esagerate fossero gli interventi e gli investimenti effettuati, saremmo al paradosso. Sulle A24 e A25, due tratte che percorro quotidianamente, ce ne sono di interventi da fare! Il Ministro ci spieghi di quali interventi stiamo parlando, quanto hanno inciso in percentuale e soprattutto come giustifica differenze cosí sostanziali con le concessionarie di altre autostrade. Le altre non fanno interventi? Inoltre mi chiedo come si possa parametrare aumenti a investimenti. Se sono manutenzioni ordinarie e straordinarie, il concessionario é tenuto a farle. Il governo vuole fare i saldi? »
Pezzopane chiede al ministro di ritirare il provvedimento e sollecitare l'Autostrada dei Parchi a prevedere sconti ed abbonamenti per i pendolari, che ogni giorno si spostano per studio o lavoro e che non hanno altre alternative, «dal momento che il trasporto su treno é in condizioni ancora peggiore».
«Dove sono gli investimenti e in quale stato di avanzamento si trovano?», si domanda invece Giuseppe Di Pangrazio consigliere regionale del Pd, «domanda legittima dato che ogni anno, alla prima nevicata, l'autostrada viene chiusa al traffico con enormi disagi e costi per la collettività, e dato che già nel 2013 abbiamo assistito ad un gravoso aumento del 7,56%. Vorremmo inoltre sapere, nel capitolo ammodernamento è prevista anche la terza corsia? Se la risposta è no, quali sono gli investimenti programmati? Non è che dobbiamo aspettarci quanto denunciato dall'Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni dei Trasporti e cioè che gli aumenti dei pedaggi possano essere investiti in "attività finanziarie" o "per partecipazioni societarie anziché per nuovi servizi o nuove opere per gli automobilisti"? »
«Nell'effettuare tali aumenti», spiega ancora Di Pangrazio, «il ministero ha tenuto conto della situazione socio economica in cui versano le imprese abruzzesi ed in particolare le imprese ricadenti nei c.d. "comuni del cratere"? In tutto questo la Regione sembra assente. Il presidente Chiodi si attivi facendosi carico del problema per evitare l'ennesimo colpo a un territorio che già paga il prezzo di un pesante isolamento: fuori dai progetti dell'alta velocità, indietro nei collegamenti ferroviari con la Capitale ed ora anche fortemente penalizzata sull'infrastruttura autostradale».