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Pescara, 25/11/2024
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Data: 05/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
I 5 Stelle: salasso A24, è colpa dei politici. Accuse dei grillini teramani a Chiodi e D’Alfonso: non dicono niente perché Toto va tenuto buono

TERAMO «L'ennesima beffa». Il Movimento 5 stelle definisce così l'aumento dei pedaggi autostradali scattato dall'inizio dell'anno. L'8,28% in più registrato per l'A24, gestita dalla società "Strada dei parchi" che fa capo all'imprenditore teatino Toto, è un record assoluto rispetto all'incremento medio del 4% sul resto della rete autostradale italiana e i grillini lo usano come arma da campagna elettorale. Secondo loro, che venerdì sera all'hotel Abruzzi hanno tenuto un'assemblea pubblica in vista delle prossime elezioni, è «disarmante il silenzio della politica abruzzese» sulla mazzata che il governo ha assestato ai cittadini. «Viene da chiedersi ad esempio se ci sia ancora un presidente in questa regione dissestata», accusano i grillini, «e perchè non si sia attivato in tempo per scongiurare questo ulteriore salasso». Le critiche indirizzate a Gianni Chiodi investono anche il suo avversario di centrosinistra nella sfida per la carica di governatore. «Altrettanto inquietante l'assenza dal dibattito del verbo dell'onnipresente Luciano D'Alfonso che in questo caso stranamente tace», sostengono i grillini, «non vogliamo pensare che il comportamento sia da ricondurre alle note frequentazioni con l'imprenditore Toto alle quali fanno riferimento le carte processuali che lo riguardano». «La rete autostradale non l'ha pagata Toto ma noi italiani», spiega il M5S, «la privatizzazione è avvenuta a fine anni '90 quando l'investimento per la realizzazione delle opere era stato ammortizzato». Il pedaggio è «un'imposta a tutti gli effetti non riscossa dallo Stato ma dai privati». Gli aumenti, tra l'altro, sarebbero calcolati su dati di partenza sbagliati e parametri «fantasiosi» come la qualità del servizio misurata in base al minor numero d'incidenti. «L'aumento superiore alla media per Strada dei parchi fa il paio con la norma della finanziaria 2013 introdotta con un emendamento bipartisan di Pdl e Pd che pone a carico dello Stato e non di Toto gli importi necessari per gli adeguamenti antisismici e di messa in sicurezza di viadotti e gallerie». L'ulteriore beffa starebbe nel fatto che la quota in più sul pedaggio servirebbe a finanziare le complanari di Roma, di cui non beneficia chi viaggia tra Teramo e l'Aquila. I lavori, inoltre, verrebbero affidati dalla concessionaria Strada dei parchi a una società in house: la Toto costruzioni.

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