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Pescara, 25/11/2024
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Data: 05/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aumenti su A24 e A25, la protesta non si placa. Taffo, Confartigianato «E’ una vergogna» Di Pangrazio all’attacco

PESCARA Non si placa la protesta contro l’aumento dei pedaggi autostradali, specie sull’A24/A25, dove soltanto negli ultimi nove anni sono lievitate le tariffe di qualcosa come il 43%, una mazzata micidiale per chi utilizza l’autostrada per Roma. «L’aumento dei pedaggi autostradali è una vergogna, un modo per gravare ancora di più sulla nostra già debole economia, in una regione dove il problema del lavoro è pesantissimo e moltissimi cittadini sono costretti a fare i pendolari per guadagnarsi il pane quotidiano -è durissimo Angelo Taffo, presidente di Confartigianato Abruzzo, contro Strada dei Parchi, la società che ha in concessione l’A24/A25- E’ un ulteriore colpo sulla testa delle famiglie abruzzesi, che ormai stentano ad arrivare alla seconda settimana del mese. Chiederemo al più presto un incontro con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi».
Il consigliere regionale Pd Giuseppe Di Pangrazio invita il governatore Gianni Chiodi a chiedere «un incontro bipartisan con il ministro dei Trasporti perchè bisogna dire basta agli aumenti sconsiderati del pedaggio autostradale. L’Abruzzo, e lo conferma la Cgia di Mestre, è sul podio dei tartassati. Secondo una nota del ministro Lupi, incrementi lievemente superiori alla media sono stati riconosciuti ai concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del Paese. Quali opere? L'incremento di Strada dei Parchi è pesantemente superiore alla media, unrialzo di oltre il 200% rispetto alla media nazionale».
PETRI E FOSCHI
Puntano il dito contro il Governo il consigliere regionale Alessandra Petri del gruppo misto e il consigliere comunale di Pescara Armando Foschi di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale: «Un Governo assente e distaccato dal territorio continua ad infierire, con pesanti tasse indirette, sui cittadini italiani ed in particolare sugli abruzzesi. E’ un nuovo salasso quello imposto a chi utilizza l’autostrada A24/A25, che va a colpire le attività produttive di una regione dove il trasporto su gomma è il principale elemento della mobilità interregionale, a causa della totale inefficienza e arretratezza del sistema ferroviario».

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