Il presidente dell’Ente annuncia due bandi: uno per il direttore e l’altro per la messa in sicurezza
GIULIANOVA Il porto di Giulianova si candida ad ospitare i collegamenti con l'isola croata di Hvar. E intanto vi sarebbero dei privati interessati a far decollare il progetto degli idrovolanti, per il momento rimasto fermo al volo inaugurale della scorsa estate. Di questi ed altri progetti si sta interessando l'Ente Porto, che nel mese di gennaio si accinge a presentare due bandi, uno per la nomina del direttore dell'ente, il secondo per l'affidamento dei lavori della messa in sicurezza del molo nord, operazione che verrà finanziata con 4 milioni di euro di fondi Fas. NUOVI COLLEGAMENTI. La novità dell'estate 2014 potrebbe essere l'arrivo in porto del traghetto per il collegamento con la Croazia. Tale ipotesi non è stata esclusa dalla direzione dell'Ente Porto, che anzi ha offerto la propria disponibilità a far sì che il collegamento con Hvar diventi una prerogativa del porto giuliese. Infatti, dato che sia il porto di Pescara che quello di Ortona non possono più garantire più i collegamenti con Hvar a causa di problemi riguardanti gli stessi scali, Giulianova potrebbe diventare la sede di questa importante tratta turistica. «Abbiamo dato la nostra disponibilità, a patto che le richieste economiche siano adeguate», dichiara a tal proposito il presidente dell'Ente Porto Paolo Vasanella in riferimento al fatto che, in altre località, per la realizzazione dello stesso collegamento, erano stati richiesti impegni e somme troppo rilevanti. «Siamo disponibili ad offrire la location, la conferenza dei servizi e quant'altro necessario, ma è il tour operator che deve assumersi gli oneri dell'iniziativa», ribadisce Vasanella. Nel caso di Giulianova sarebbe un traghetto di dimensioni minori (massimo 100-150 posti). L’ IDROVOLANTE. Sempre in tema di collegamenti, vi sarebbero dei soggetti interessati all'organizzazione del progetto "Adri-Seaplanes", l'iniziativa della Comunità europea (finanziata con 2 milioni di euro, 575.000 dei quali assegnati alla Provincia) con la quale si unirebbero centri dell'Adriatico quali Pola, Bar, Corfù, Valona, Brindisi e Giulianova, per l'appunto. Inaugurato nel luglio 2013, il progetto è rimasto in stand-by, in attesa che si facessero avanti soggetti interessati al "decollo" degli idrovolanti. Sembrava che la novità dovesse rimanere solamente legata a quel volo inaugurale, ma chissà se ora il progetto potrà decollare. I BANDI. Entro il termine di questo mese, sempre secondo quanto affermato da Vasanella, dovrebbero essere pubblicati i bandi per il rinnovo del direttore dell'Ente Porto e per l'affidamento dei lavori per la messa in sicurezza dello scalo giuliese. Riguardo il primo avviso, alcune settimane fa si erano registrate delle polemiche circa i ritardi di presentazione del bando il quale, secondo Matteo Di Michele, componente del cda, e Giorgio D'Ignazio, assessore alle politiche sociali del Comune di Teramo, fra i soci dell'assemblea dell'ente, sarebbe «cucito su misura» per favorire la permanenza dell'attuale direttore Maurizio Ferrari. «Il bando verrà presentato a breve e seguirà tutte le regole previste, tenendo conto delle esigenze dell'ente», sostiene a questo proposito il presidente Vasanella, che già in passato è intervenuto sull’argomento respingendo tutte le accuse, «inoltre il futuro direttore avrà uno stipendio annuo di soli 18.000 euro lordi». Il secondo bando è quello relativo alla realizzazione del braccio convergente sul molo nord per garantire la sicurezza dell'ingresso nel porto e quella delle imbarcazioni ancorate nello scalo. L'intervento, che dovrebbe essere effettuato nei prossimi mesi, sarà finanziato con i fondi Fas, pari a 4 milioni e 300.000 euro.